Modelli deformativi in aree vulcaniche e loro applicazioni alla caldera dei Campi Flegrei

Si introducono le Relazioni Costitutive fra sforzi e deformazioni per materiali isotropi. Mediante brevi dimostrazioni vengono aggiunti termini che tengono conto di variazioni di temperatura e pressione di poro per generalizzare la teoria a casi più concreti e realistici. Si scopre quindi che una variazione di temperatura comporta uno sforzo o una deformazione sul sistema dipendente dal coefficiente di espansione termica, mentre una variazione di pressione di poro influisce sul mezzo in base alla variazione di volume che avviene durante la trasformazione. Si descrive poi il metodo di Eshelby (1957), che permette di ricavare le deformazioni e trazioni a cui è soggetto un volume $V_0$ all'interno di un mezzo elastico illimitato, a partire dalla relazione costitutiva completa ricavata nelle sezioni precedenti. Si tratta successivamente il caso di una sorgente sferica, che date le sue immediate simmetrie permette la risoluzione del problema rapidamente. A questo punto viene introdotto il modello Mogi (1958), che permette di ricavare le soluzioni delle deformazioni di una sorgente sferica in un semispazio. La trattazione del modello viene fatta attraverso diverse configurazioni, quali mezzo elastico, mezzo visco-elastico, utilizzo della teoria di Maxwell, variazioni della gravità sia in mezzo elastico che visco-elastico, sorgente inglobata in una corona sferica di materiale visco-elastico mentre il resto del mezzo è elastico. Tale modello infine viene utilizzato per descrivere il sollevamento del terreno avvenuto nei Campi Flegrei nel periodo 1982-1984.