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Abstract
Il potenziale delle nuove tecnologie digitali applicate al settore industriale ha consentito di ridurre enormemente la durata dei cicli produttivi grazie alla rapida gestione di quantità di dati sempre più considerevoli attraverso l’introduzione delle Macchine a Controllo Numerico (Computer Numerical Control – CNC). Nel corso delle ultime tre decadi, l’industria manifatturiera ha subito notevoli e sostanziali cambiamenti grazie ad una sempre più forte connessione con il mondo dell’informatica. La più grande rivoluzione in tale ambito è stata segnata dall’avvento della Manifattura Additiva (Additive Manufacturing - AM), conosciuta sotto diversi nomi, tra i quali Prototipazione Rapida (Rapid Prototyping), Manifattura Rapida (Rapid Manufacturing) o Libera Fabbricazione di Forme (Free Form Fabrication). Materia di ricerca e sviluppo sin dalla fine degli anni ’80, la Manifattura Additiva consente la creazione di elementi fisici tridimensionali partendo da modelli CAD attraverso la sovrapposizione successiva di materiale strato per strato (layer by layer), offrendo i benefici di una elevata flessibilità geometrica degli elaborati, altrimenti irraggiungibile attraverso le tradizionali tecniche di Manifattura Sottrattiva operanti per asportazione di materiale. In seguito ad intensive ricerche, progressi significativi sono stati fatti nello sviluppo e nella commercializzazione di nuovi ed innovativi processi AM.