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Abstract
Il presente lavoro di tesi di laurea magistrale ha come oggetto lo studio di particolari strutture geologiche, i pockmarks, e i rapporti e le interazioni che si vengono a formare tra questi e l’ambiente circostante. Tale studio vuole approfondire ed integrare le informazioni ad oggi conosciute e descritte in bibliografia con dati recenti, acquisiti nei fondali dell’Adriatico centro-settentrionale (zona Bonaccia) attraverso strumentazioni avanzate, per tentare di dare un quadro più aggiornato sulle implicazioni ambientali legate ai pockmarks rilevabili su questi fondali, ovvero depressioni del fondale causate dalla rimozione di sedimenti ad opera di emissioni di metano che in molti casi sono accompagnati dalla formazione di depositi carbonatici. La maggior parte dei dati utilizzati sono stati ottenuti dalla società Lighthouse S.p.a. e acquisiti essenzialmente dalle strumentazioni side scan sonar, multibeam, sub bottom profiler e ROV (remotely operated vehicle) che ci permettono di avere una panoramica del fondo e sottofondo marino. Dall’analisi dei dati possiamo affermare che la zona Bonaccia presenta una grande quantità di strutture diffuse su buona parte dell’area, in particolare nella zona centrale, riconosciute come pockmarks. All’interno di questi sono state identificate svariate bioconcrezioni, legate alla fuoriuscita di gas, che portano energia e cibo, favorendo lo sviluppo della biodiversità marina.
Abstract
Il presente lavoro di tesi di laurea magistrale ha come oggetto lo studio di particolari strutture geologiche, i pockmarks, e i rapporti e le interazioni che si vengono a formare tra questi e l’ambiente circostante. Tale studio vuole approfondire ed integrare le informazioni ad oggi conosciute e descritte in bibliografia con dati recenti, acquisiti nei fondali dell’Adriatico centro-settentrionale (zona Bonaccia) attraverso strumentazioni avanzate, per tentare di dare un quadro più aggiornato sulle implicazioni ambientali legate ai pockmarks rilevabili su questi fondali, ovvero depressioni del fondale causate dalla rimozione di sedimenti ad opera di emissioni di metano che in molti casi sono accompagnati dalla formazione di depositi carbonatici. La maggior parte dei dati utilizzati sono stati ottenuti dalla società Lighthouse S.p.a. e acquisiti essenzialmente dalle strumentazioni side scan sonar, multibeam, sub bottom profiler e ROV (remotely operated vehicle) che ci permettono di avere una panoramica del fondo e sottofondo marino. Dall’analisi dei dati possiamo affermare che la zona Bonaccia presenta una grande quantità di strutture diffuse su buona parte dell’area, in particolare nella zona centrale, riconosciute come pockmarks. All’interno di questi sono state identificate svariate bioconcrezioni, legate alla fuoriuscita di gas, che portano energia e cibo, favorendo lo sviluppo della biodiversità marina.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Dal Cin, Davide
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
pockmark, Mare Adriatico, concrezioni
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Dal Cin, Davide
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
pockmark, Mare Adriatico, concrezioni
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2017
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