Analisi di sensitività per un modello multi-obiettivo Lean-Green per la pianificazione di una rete distributiva

La filosofia del lavoro, già utilizzata già in numerose realtà produttive, che ricerca l’ottimizzazione e l’impiego delle risorse al fine di creare valore per l’utente finale é detta “lean thinking”. Analogamente è sempre più diffusa tra le aziende la sensibilità “green” e quindi l’attenzione all’impatto ambientale con l’obiettivo di ridurre al minimo ogni aspetto su di esso negativo. Attualmente sono pochi i tentativi di analizzare come i due concetti siano correlati per ricerca e metodi di ottimizzazione. E questo nonostante sia ampiamente riconosciuta la “lean manufacturing” quale metodo di massimizzazione produttiva ed i due approcci essenziali per la realizzazione di un business di successo. Viene svolta un’accurata revisione dello stato della letteratura ad oggi, evidenziando le principali aree di sovrapposizione e di conflitto tra le due logiche e sottolineando i benefici industriali della simultanea applicazione. Quindi, messo in luce il principale punto di conflitto tra le due logiche, il problema delle lunghe distanze che caratterizzano le supply chain allo stato attuale, l’obiettivo del lavoro è svolgere un’analisi di sensitività rispetto a un modello applicato a una catena di fornitura regionale, allo scopo di implementare e testare il modello “MOP- Multi Obiective Optimizazion” contraddistinto da una funzione obiettivo che mira ad ottimizzare gli aspetti “lean” e un’altra che ottimizza gli aspetti “Green”: si considera quindi una supply chain a livello europeo, in modo da valutare, se in accordo al caso originario, esiste un buon trade-off tra le due logiche produttive. Il risultato dell’analisi indica un promettente trade-off tra le due logiche produttive; questo è un ottimo risultato impiantistico-industriale perché la riduzione del valore di una funzione obiettivo non causa uno sproporzionato aumento del valore dell’altra.