Antonelli, Valentina
(2017)
Genere e identità: analisi comparativa tra l'inglese e l'italiano.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Interpretazione [LM-DM270] - Forli', Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Questo elaborato prende in esame, l’apparizione nella lingua inglese e in quella italiana di nuovi strumenti morfologici utilizzati da coloro che rivendicano un’identità di genere che non sia quella maschile o femminile. Il dibattito intorno alla creazione dal basso di tali strumenti è molto acceso nel mondo anglofono, soprattutto su piattaforme di microblogging quali Tumblr. È proprio su quest’ultimo sito che è possibile rendersi conto di quanto le persone appartenenti alle comunità transgender, genderqueer e non-binary anglofone, o che gestiscono i loro blog in inglese, ricorrano in modo massiccio all’uso di strumenti grammaticali inediti per riferirsi a se stesse. Oltre a fornire un inquadramento teorico che si propone di spiegare alcuni concetti chiave legati alla transessualità e al binarismo di genere, si è voluto chiedere direttamente a utenti trans, genderqueer e non-binary di madrelingua inglese e italiana quali soluzioni linguistiche abbiano trovato per far fronte alle difficoltà nell’esprimere la propria identità. Le dieci persone anglofone e le sei italofone sono state contattate sul sito Tumblr e sono state poste loro le stesse domande. Le rispettive risposte sono poi state messe a confronto per evidenziare le differenze tra l’ inglese e l’italiano nel consentire o nell’ostacolare l’espressione di identità altre da quella maschile o femminile. Dai risultati si evince che il campione anglofono ricorre all’uso di pronomi personali di terza persona quali they/them e nuovi pronomi, mentre il campione italiano, non avendo questa possibilità, è costretto a modificare i suffissi di genere tramite asterischi e altri segni grafici. Si vedrà infatti come le due lingue differiscono nella morfologia, essendo l’inglese una lingua isolante e l’italiano una lingua flessiva. La varietà di risposte fornite sia dai campioni intervistati è estremamente interessante in quanto indica tutte le complessità, linguistiche e socio-culturali, che implica il rivendicare un’identità non riconosciuta a livello sociale e istituzionale.
Abstract
Questo elaborato prende in esame, l’apparizione nella lingua inglese e in quella italiana di nuovi strumenti morfologici utilizzati da coloro che rivendicano un’identità di genere che non sia quella maschile o femminile. Il dibattito intorno alla creazione dal basso di tali strumenti è molto acceso nel mondo anglofono, soprattutto su piattaforme di microblogging quali Tumblr. È proprio su quest’ultimo sito che è possibile rendersi conto di quanto le persone appartenenti alle comunità transgender, genderqueer e non-binary anglofone, o che gestiscono i loro blog in inglese, ricorrano in modo massiccio all’uso di strumenti grammaticali inediti per riferirsi a se stesse. Oltre a fornire un inquadramento teorico che si propone di spiegare alcuni concetti chiave legati alla transessualità e al binarismo di genere, si è voluto chiedere direttamente a utenti trans, genderqueer e non-binary di madrelingua inglese e italiana quali soluzioni linguistiche abbiano trovato per far fronte alle difficoltà nell’esprimere la propria identità. Le dieci persone anglofone e le sei italofone sono state contattate sul sito Tumblr e sono state poste loro le stesse domande. Le rispettive risposte sono poi state messe a confronto per evidenziare le differenze tra l’ inglese e l’italiano nel consentire o nell’ostacolare l’espressione di identità altre da quella maschile o femminile. Dai risultati si evince che il campione anglofono ricorre all’uso di pronomi personali di terza persona quali they/them e nuovi pronomi, mentre il campione italiano, non avendo questa possibilità, è costretto a modificare i suffissi di genere tramite asterischi e altri segni grafici. Si vedrà infatti come le due lingue differiscono nella morfologia, essendo l’inglese una lingua isolante e l’italiano una lingua flessiva. La varietà di risposte fornite sia dai campioni intervistati è estremamente interessante in quanto indica tutte le complessità, linguistiche e socio-culturali, che implica il rivendicare un’identità non riconosciuta a livello sociale e istituzionale.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Antonelli, Valentina
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
LGBT, comunità transgender, genderqueer, non-binary, pronomi, identità di genere, binarismo di genere
Data di discussione della Tesi
14 Marzo 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Antonelli, Valentina
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
LGBT, comunità transgender, genderqueer, non-binary, pronomi, identità di genere, binarismo di genere
Data di discussione della Tesi
14 Marzo 2017
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