Santandrea, Marco
(2024)
Le mura manfrediane di Faenza. Strategie di conservazione preventiva e programmata della cinta urbica.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Architettura [LM-DM270] - Cesena
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Abstract
Le mura manfrediane di Faenza, realizzate a cavallo tra Medioevo e Rinascimento per volere della signoria guidata dalla famiglia Manfredi, costituiscono il più esteso tra i perimetri difensivi attualmente presenti nelle città romagnole. A causa di diverse demolizioni avvenute prima per cause naturali, e dall’inizio del Novecento sia per azione dei piani urbanistici che dei bombardamenti aerei, la cinta attuale ha progressivamente perduto la propria organicità, presentando inoltre tratti caratterizzati da uno stato di conservazione precario. Obiettivo di questa tesi è in primo luogo la definizione degli interventi necessari al restauro del monumento, ponendo le basi per la stesura di un piano di conservazione preventiva e programmata estendibile all’intera cinta, ma soprattutto la previsione di azioni in grado di restituire organicità al perimetro attraverso iniziative di natura differente in base all’area presa in esame. Al restauro materiale vengono quindi affiancati il riordino (volto all’allontanamento dei mezzi a motore, alla riorganizzazione delle sezioni stradali e ad un miglioramento della percezione del monumento), la ricucitura (azione concreta per la messa in opera di nuovi segni urbani raso o fuori terra nei tratti di mura demolite), un nuovo arredo urbano unificato, totem storici, la riprogettazione delle risalite attualmente esistenti e l’istituzione di un percorso ciclopedonale attorno alla città storica.
Tutte queste azioni vogliono però essere solo un punto di partenza, unendo la riqualificazione di aree degradate o con potenziale inespresso (come Largo Portello) a un graduale ripensamento dei contesti urbani limitrofi alla cinta urbica, oltre che al modo stesso di vivere il centro storico da parte della cittadinanza, affidando alle mura manfrediane non più la funzione di barriera tra contesto urbano e agricolo, ma il delicato compito di filtro tra città antica e moderna, favorendo in questa maniera un dialogo equilibrato fra realtà diverse.
Abstract
Le mura manfrediane di Faenza, realizzate a cavallo tra Medioevo e Rinascimento per volere della signoria guidata dalla famiglia Manfredi, costituiscono il più esteso tra i perimetri difensivi attualmente presenti nelle città romagnole. A causa di diverse demolizioni avvenute prima per cause naturali, e dall’inizio del Novecento sia per azione dei piani urbanistici che dei bombardamenti aerei, la cinta attuale ha progressivamente perduto la propria organicità, presentando inoltre tratti caratterizzati da uno stato di conservazione precario. Obiettivo di questa tesi è in primo luogo la definizione degli interventi necessari al restauro del monumento, ponendo le basi per la stesura di un piano di conservazione preventiva e programmata estendibile all’intera cinta, ma soprattutto la previsione di azioni in grado di restituire organicità al perimetro attraverso iniziative di natura differente in base all’area presa in esame. Al restauro materiale vengono quindi affiancati il riordino (volto all’allontanamento dei mezzi a motore, alla riorganizzazione delle sezioni stradali e ad un miglioramento della percezione del monumento), la ricucitura (azione concreta per la messa in opera di nuovi segni urbani raso o fuori terra nei tratti di mura demolite), un nuovo arredo urbano unificato, totem storici, la riprogettazione delle risalite attualmente esistenti e l’istituzione di un percorso ciclopedonale attorno alla città storica.
Tutte queste azioni vogliono però essere solo un punto di partenza, unendo la riqualificazione di aree degradate o con potenziale inespresso (come Largo Portello) a un graduale ripensamento dei contesti urbani limitrofi alla cinta urbica, oltre che al modo stesso di vivere il centro storico da parte della cittadinanza, affidando alle mura manfrediane non più la funzione di barriera tra contesto urbano e agricolo, ma il delicato compito di filtro tra città antica e moderna, favorendo in questa maniera un dialogo equilibrato fra realtà diverse.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Santandrea, Marco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Mura,Faenza,Conservazione,Restauro,Accessibilità,Rilievo,Valorizzazione,Riqualificazione,Analisi.
Data di discussione della Tesi
5 Luglio 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Santandrea, Marco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Mura,Faenza,Conservazione,Restauro,Accessibilità,Rilievo,Valorizzazione,Riqualificazione,Analisi.
Data di discussione della Tesi
5 Luglio 2024
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