From cartographic objectivism to situated geographies: revisiting the Cyprus/UK border at the British base of Akrotiri

Il lavoro di tesi indaga il confine che separa la 'Sovereign Base Area' di Akrotiri (Territorio d’Oltremare Britannico sull’isola di Cipro) dal resto del territorio della Repubblica di Cipro. La ricerca si pone l’obiettivo di comprendere come tale confine venga negoziato, esperito, creato e vissuto a livello locale, dal momento che non sempre esso assume la forma di barriere materiali. La ricerca ha messo a frutto il potenziale di un sapere geografico situato, che pone in crisi la ragione cartografica e la concezione della Terra esclusivamente come oggetto geometrico. Attraverso l’utilizzo di metodologie qualitative, intese come mezzo per indagare gli aspetti più complessi, mutevoli e indefiniti della realtà, la tesi tenta di sottrarsi alla logica moderna che eleva la rappresentazione cartografica ad unico efficace modello per la descrizione del mondo. Il lavoro ha coinvolto la municipalità di Akrotiri, abitata da quasi mille cittadini Ciprioti e da alcune centinaia di militari e civili Britannici. Gli outcome della ricerca hanno assunto la forma di appunti, articoli di giornale, fotografie, video e resoconti dell’esperienza di film-making, relativi al funzionamento e al senso del border(scape) che separa la sovranità Cipriota da quella Britannica nella realtà materiale di Akrotiri. L’adozione di una metodologia di ricerca mista, che ha incluso osservazione partecipante, interviste, ricerca documentaria, fotografia analogica e riprese video, lascia aperte molteplici strade per la sperimentazione di geografie situate. Una di queste strade è la realizzazione di un documentario, in parte già iniziata nel corso della ricerca per la mia tesi di laurea.