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Abstract
In questo elaborato si propone un’analisi ecocritica di Germinal di Émile Zola. L’ambientazione unica nelle terre minerarie del Nord-Pas-de-Calais, i cosiddetti «pays noirs», rende possibile all’autore una critica sottile ma ben presente alle pratiche di sfruttamento intensivo della Natura da parte dell’uomo. Applicando gli strumenti di studio letterario dell’ecocritica al romanzo, nel primo capitolo si mette in luce la centralità della terra nella visione generale della storia, in particolare lo stretto legame che si instaura tra minatori e miniera, il determinismo dei luoghi sui personaggi del romanzo e il protagonismo attivo del «milieu» nella trama. Nel secondo capitolo si passa poi ad analizzare i riferimenti di Zola allo stravolgimento e all’inquinamento delle terre in cui sceglie di ambientare Germinal, per poi soffermarsi sulla particolare rappresentazione della miniera (come mostro), degli animali non umani (antropomorfizzati nei loro sentimenti) e degli esseri umani (come animali). Nel terzo capitolo, si esamina la raffigurazione della Terra, alla quale viene data una voce quasi umana, sintomo, forse, di una presa di coscienza da parte dell'autore dei torti ad essa inflitti. Infine, viene messa in luce l'importanza simbolica della conclusione del romanzo, la quale, in un solo apparente ritorno ad una ciclicità che condanna i minatori, rappresenta uno spiraglio di luce per una rinascita che prenda spunto dalla “germinazione” del titolo. Si conclude asserendo l’unicità del romanzo per la lettura ecocritica che offre, proponendo, nondimeno, future riletture in chiave ecocritica di opere dello stesso autore o di altri.
Abstract
In questo elaborato si propone un’analisi ecocritica di Germinal di Émile Zola. L’ambientazione unica nelle terre minerarie del Nord-Pas-de-Calais, i cosiddetti «pays noirs», rende possibile all’autore una critica sottile ma ben presente alle pratiche di sfruttamento intensivo della Natura da parte dell’uomo. Applicando gli strumenti di studio letterario dell’ecocritica al romanzo, nel primo capitolo si mette in luce la centralità della terra nella visione generale della storia, in particolare lo stretto legame che si instaura tra minatori e miniera, il determinismo dei luoghi sui personaggi del romanzo e il protagonismo attivo del «milieu» nella trama. Nel secondo capitolo si passa poi ad analizzare i riferimenti di Zola allo stravolgimento e all’inquinamento delle terre in cui sceglie di ambientare Germinal, per poi soffermarsi sulla particolare rappresentazione della miniera (come mostro), degli animali non umani (antropomorfizzati nei loro sentimenti) e degli esseri umani (come animali). Nel terzo capitolo, si esamina la raffigurazione della Terra, alla quale viene data una voce quasi umana, sintomo, forse, di una presa di coscienza da parte dell'autore dei torti ad essa inflitti. Infine, viene messa in luce l'importanza simbolica della conclusione del romanzo, la quale, in un solo apparente ritorno ad una ciclicità che condanna i minatori, rappresenta uno spiraglio di luce per una rinascita che prenda spunto dalla “germinazione” del titolo. Si conclude asserendo l’unicità del romanzo per la lettura ecocritica che offre, proponendo, nondimeno, future riletture in chiave ecocritica di opere dello stesso autore o di altri.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Bertoncini, Ilaria
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Germinal,ecocritica,«milieu»,miniera.
Data di discussione della Tesi
6 Ottobre 2023
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Bertoncini, Ilaria
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Germinal,ecocritica,«milieu»,miniera.
Data di discussione della Tesi
6 Ottobre 2023
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