La Risonanza Magnetica Funzionale: uno strumento clinico innovativo per indagare le funzionalità cerebrali

La risonanza magnetica funzionale (fMRI) è una delle tecniche di imaging più avanzate per la valutazione non invasiva delle funzioni cerebrali. È stata presentata per la prima volta all'inizio degli anni '90, segnando l'inizio di quello che è stato definito "il decennio del cervello". Da allora, i ricercatori hanno compiuto notevoli passi avanti nella piena comprensione dei meccanismi intrinseci che regolano l'attività cerebrale e la fMRI si è dimostrata lo strumento più efficace per soddisfare queste esigenze. L'obiettivo di questo studio è quello di porre le basi per la comprensione dei principi fisici alla base dei fenomeni di fMRI e di come questi possano essere utilizzati per studiare l'attività cerebrale utilizzando il contrasto BOLD (blood oxygenation level dependent). Vengono quindi discusse le principali innovazioni che hanno permesso l'uso della fMRI in ambito clinico, seguite da una rassegna dell'attuale stato dell'arte delle applicazioni mediche della fMRI, sia consolidate che in corso. Emerge che gli straordinari progressi della ricerca negli ultimi tre decenni non sono stati vani, ma hanno portato a una comprensione più approfondita dei meccanismi che guidano l'attività cerebrale. Ciò contribuirà ad una comprensione più completa delle basi neurali associate a una varietà di funzioni, fornendo un quadro clinico più chiaro e completo sulla cui base il personale sanitario potrà prendere decisioni.