Telemedicina: modello assistenziale per i centri penitenziari italiani

Tutti sappiamo l’importanza che ha la salute per ogni individuo della società e quanto sia fondamentale che ognuno abbia l’assistenza sanitaria necessaria. Al giorno d’oggi questo può essere più difficile da assicurare per via dell’aumento delle esigenze della società e il continuo insorgere di patologie onerose da assistere. D’altronde parte della collettività risulta sfavorita per via di un pensiero culturale discriminante ed il limite nella mobilità. Si tratta dei detenuti che fino a pochi anni fa non erano assistiti in modo diretto dal sistema sanitario nazionale bensì dai centri penitenziari. Il mio elaborato ha l’obiettivo di mettere in luce le problematiche e le esigenze di questa parte di società ed illustrate le modalità con cui la telemedicina può fornire risposte adeguate ed efficienti alle loro esigenze, garantendo un intervento tempestivo ed ottimale. L’elaborato può essere suddiviso in tre blocchi. Il primo definisce il concetto di telemedicina, fornendo una panoramica dello sviluppo della telemedicina in Italia e nel mondo dalla sua ideazione al giorno d’oggi. Sono state descritte anche tutte le modalità d’erogazione del servizio con le caratteristiche e i vantaggi. Nel secondo blocco si tratta la gestione della sanità nei centri penitenziari italiani e le modalità con le quali vengono erogati i servizi d’assistenza. Vengono citati anche eventuali limiti dovuti alle localizzazioni geografiche dei centri e alle normative per i trasferimenti. Nella stessa unità, viene fornita un’analisi delle patologie che più colpiscono quella porzione di società, con le necessità che derivano da esse. Nell’ultimo blocco, invece, vengono sviluppati tre modelli di teleassistenza che possono essere integrati al sistema sanitario penitenziario per arricchire e migliorare l’assistenza dei detenuti favorendo uno stato di benessere. Il lavoro di tesi termina con una conclusione dove sono riportate una serie di considerazioni e riflessioni sul tema.