Abstract
Questo studio nasce come ricerca pilota per un progetto della regione Emilia-Romagna sulla riduzione dell'uso della plastica in frutticoltura; nello specifico, si è occupato di verificare la validità economica e ambientale dei teli di pacciamatura biodegradabili e delle possibili opzioni di gestione a fine vita delle reti antigrandine e antinsetto. I risultati ottenuti indicano che i teli di pacciamatura in Mater-Bi sono una valida alternativa ai teli in polietilene a bassa densità, sia a livello ambientale che a livello economico, sia per le coltivazioni brevi che per le coltivazioni di durata maggiore, come la fragola unifera. Sono necessari, tuttavia, ulteriori studi a lungo termine per verificare l’effettiva compatibilità ambientale. Attualmente le reti antigrandine e antinsetto dismesse vengono ritirate da aziende private e inviate a riciclo in quanto realizzate in HDPE. Questa tipologia di gestione presenta però alcune potenziali inefficienze dovute ad una mancata coordinazione delle realtà coinvolte. Si conclude che l’implementazione di un sistema di gestione integrato possa sfruttare appieno le potenzialità di questo ingente flusso di materiale. Poiché non risulterebbero studi approfonditi né sui teli di pacciamatura né sulle reti antigrandine, l’analisi condotta è stata accompagnata da un’estensiva e sistematica trattazione necessaria alla completa comprensione dei temi indagati. La collaborazione dei fornitori, delle aziende agricole e dei riciclatori coinvolti nella filiera di questi prodotti polimerici è stata fondamentale per il compimento di questa ricerca e sarà cruciale anche nella futura razionalizzazione dell’utilizzo della plastica in agricoltura.