La presidenza Trump come serie distopica. The Handmaid's Tale, Watchmen e Il complotto contro l'America

La serialità americana fin dagli esordi tocca temi dell’attualità politica, ma si intreccia saldamente con i meccanismi di Washington soprattutto con West Wing, la serie che meglio ne ha spiegato i dietro le quinte, delineando un ideale da cui la realtà si stava però sempre più allontanando. La politica nelle serie tv diventa sempre più estrema, ma quando quella reale, con l’elezione di Trump, supera quella televisiva in stranezze, incompetenze e crudeltà, sembra che le sceneggiature non riescano più a stare al passo con ciò che accade fuori lo schermo: lo mostra bene The Good Fight, in cui la protagonista arriva a non capire più quali notizie siano reali e quali frutto di sostanze allucinogene. Sembra che le serie che cercano di parlare direttamente del 45° presidente degli Stati Uniti debbano puntare troppo in alto; allora tra i prodotti che hanno meglio saputo raccontare la presidenza Trump e le paure che l’hanno accompagnata per buona parte della popolazione americana sono stati quelli distopici, che mai come in questi ultimi anni sono state presenti negli schermi televisivi. Prendo in particolare in considerazione The Handmaid’s Tale, Watchmen, e Il complotto contro l’America, ognuna delle quali analizza un lato particolare della presidenza Trump.