Giuzio, Antonio
(2021)
Machine Learning per la predizione dell’outcome riabilitativo e per la scelta della componentistica protesica in pazienti con amputazione transfemorale: alberi decisionali e alberi causali.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [LM-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Il protocollo clinico circa le indicazioni sull’assegnazione di protesi per amputati di arto inferiore con amputazione transfemorale risulta insufficiente e non è sostenuto da criteri di appropriatezza clinica basati sull’evidenza.
L’assegnazione delle protesi è, sinora, soggetta ai criteri stabiliti da un’equipe multidisciplinare.
Oltre a ciò, non esiste nessun tipo di strumento capace di prevedere l’evoluzione della performance fisica del paziente nel percorso di riabilitazione.
Il progetto MOTU - nato dalla collaborazione tra l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Fondazione Don Gnocchi di Firenze e il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” dell’Università di Bologna – ha consentito la realizzazione di un data set per uno studio retrospettivo sul patrimonio informativo a disposizione del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio. Tale data set costituisce la base ideale su cui implementare un recommender system capace di predire outcome riabilitativi e specifici criteri di assegnazione dei diversi sistemi protesici.
Nell’ambito di questa tesi sono stati implementati tre recommender systems diversi, basati sugli algoritmi CART, albero causale adattivo e albero causale onesto.
Il mean squared error (MSE) riferito all’albero CART ha ottenuto valori ottimali utilizzando come features tutti i valori dei test e le diverse categorie di ginocchio.
Tramite i due alberi causali sono stati ricavati risultati sugli effetti dei trattamenti considerati (protesi elettronica e protesi non elettronica).
L’albero causale adattivo ha prodotto eterogeneità dei trattamenti su tutti i data set diversi utilizzati, mostrando un MSE minimo per il modello creato tramite l’amputee mobility predictor (AMP) in ingresso come feature.
L’albero causale onesto però, non è riuscito a individuare sottogruppi utilizzando tutti i diversi data set in ingresso, non specificando nessuna eterogeneità dei trattamenti.
Abstract
Il protocollo clinico circa le indicazioni sull’assegnazione di protesi per amputati di arto inferiore con amputazione transfemorale risulta insufficiente e non è sostenuto da criteri di appropriatezza clinica basati sull’evidenza.
L’assegnazione delle protesi è, sinora, soggetta ai criteri stabiliti da un’equipe multidisciplinare.
Oltre a ciò, non esiste nessun tipo di strumento capace di prevedere l’evoluzione della performance fisica del paziente nel percorso di riabilitazione.
Il progetto MOTU - nato dalla collaborazione tra l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Fondazione Don Gnocchi di Firenze e il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” dell’Università di Bologna – ha consentito la realizzazione di un data set per uno studio retrospettivo sul patrimonio informativo a disposizione del Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio. Tale data set costituisce la base ideale su cui implementare un recommender system capace di predire outcome riabilitativi e specifici criteri di assegnazione dei diversi sistemi protesici.
Nell’ambito di questa tesi sono stati implementati tre recommender systems diversi, basati sugli algoritmi CART, albero causale adattivo e albero causale onesto.
Il mean squared error (MSE) riferito all’albero CART ha ottenuto valori ottimali utilizzando come features tutti i valori dei test e le diverse categorie di ginocchio.
Tramite i due alberi causali sono stati ricavati risultati sugli effetti dei trattamenti considerati (protesi elettronica e protesi non elettronica).
L’albero causale adattivo ha prodotto eterogeneità dei trattamenti su tutti i data set diversi utilizzati, mostrando un MSE minimo per il modello creato tramite l’amputee mobility predictor (AMP) in ingresso come feature.
L’albero causale onesto però, non è riuscito a individuare sottogruppi utilizzando tutti i diversi data set in ingresso, non specificando nessuna eterogeneità dei trattamenti.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Giuzio, Antonio
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Machine learning,amputati transfemorali,CART,Albero causale adattivo,Albero causale onesto,Albero decisionale,Amputati transfemorali
Data di discussione della Tesi
18 Marzo 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Giuzio, Antonio
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Machine learning,amputati transfemorali,CART,Albero causale adattivo,Albero causale onesto,Albero decisionale,Amputati transfemorali
Data di discussione della Tesi
18 Marzo 2021
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