Piergentili, Bruno Maria
(2020)
Analisi energetica ed exergetica di un sistema edificio-impianto.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria meccanica [LM-DM270] - Forli', Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Il 40% della richiesta energetica annuale europea riguarda il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici, da cui viene rilasciata energia termica ad una temperatura vicina a quella ambiente. Questo significa che le utenze richiedono "bassa qualità" di energia, ma vengono sfruttate sorgenti di "alta qualità" energetica, come combustibili ed elettricità. L'analisi exergetica aiuta ad identificare questo uso irrazionale di energia.
L'exergia è un modo di misurare la "qualità" di un flusso o di una sorgente energetica ed è definita come il massimo lavoro ottenibile sotto l'influenza di un dato ambiente: lo stato morto.
Lo stato morto è lo stato termodinamico da considerarsi come ultimo "dissipatore" per qualsiasi flusso energetico, a cui è associata exergia nulla. Negli edifici si può ridurre il problema alla sola definizione di una temperatura dello stato morto, perché le variazioni di exergia chimica e pressione sono trascurabili.
In letteratura ci sono molte argomentazioni sulla scelta dello stato morto e, nonostante un comune accordo sulla temperatura dell'aria esterna, i ricercatori scelgono arbitrariamente dei valori, fissi o variabili, a seconda del caso in esame. Questa ambiguità rende impossibile comparare risultati differenti riguardo alla stessa tecnologia.
La scelta della temperatura dello stato morto ha un impatto non trascurabile nei risultati numerici.
L'obbiettivo di questa tesi è studiare quanto la scelta dei criteri per definire la temperatura dello stato morto influenzi i risultati per la simulazione di un edificio/impianto.
Abstract
Il 40% della richiesta energetica annuale europea riguarda il riscaldamento e il raffreddamento degli edifici, da cui viene rilasciata energia termica ad una temperatura vicina a quella ambiente. Questo significa che le utenze richiedono "bassa qualità" di energia, ma vengono sfruttate sorgenti di "alta qualità" energetica, come combustibili ed elettricità. L'analisi exergetica aiuta ad identificare questo uso irrazionale di energia.
L'exergia è un modo di misurare la "qualità" di un flusso o di una sorgente energetica ed è definita come il massimo lavoro ottenibile sotto l'influenza di un dato ambiente: lo stato morto.
Lo stato morto è lo stato termodinamico da considerarsi come ultimo "dissipatore" per qualsiasi flusso energetico, a cui è associata exergia nulla. Negli edifici si può ridurre il problema alla sola definizione di una temperatura dello stato morto, perché le variazioni di exergia chimica e pressione sono trascurabili.
In letteratura ci sono molte argomentazioni sulla scelta dello stato morto e, nonostante un comune accordo sulla temperatura dell'aria esterna, i ricercatori scelgono arbitrariamente dei valori, fissi o variabili, a seconda del caso in esame. Questa ambiguità rende impossibile comparare risultati differenti riguardo alla stessa tecnologia.
La scelta della temperatura dello stato morto ha un impatto non trascurabile nei risultati numerici.
L'obbiettivo di questa tesi è studiare quanto la scelta dei criteri per definire la temperatura dello stato morto influenzi i risultati per la simulazione di un edificio/impianto.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Piergentili, Bruno Maria
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Analisi exergetica, stato morto, temperatura, pompe di calore geotermiche
Data di discussione della Tesi
16 Luglio 2020
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Piergentili, Bruno Maria
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Analisi exergetica, stato morto, temperatura, pompe di calore geotermiche
Data di discussione della Tesi
16 Luglio 2020
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