Documento PDF (Thesis)
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Abstract
L’idea di rifunzionalizzare il “Teatro Greco” di Villa Adriana nasce come approfondimento di un progetto a grande scala condotto dal laboratorio di laurea “Architettura per l’archeologia, A. A. 2017-2018” con l’intento di riqualificare il territorio compreso nella Unesco Buffer Zone di Villa Adriana, tra il sito archeologico e il corso del fiume Aniene. Il progetto dell’area ha permesso di delineare una nuova visione del territorio in termini sia di nuovi servizi e infrastrutture sia di valorizzazione del paesaggio. Nella seconda parte del percorso di tesi ho deciso di affrontare il tema dell’ingresso a Villa Adriana. L’area, che comprende vari manufatti archeologici, “Teatro Greco”, “Palestre” e “Ninfeo di Venere”, ha subito nel corso degli anni alcuni interventi. Il più importante è stato l’acquisizione di questi terreni da parte del Conte Fede nella seconda metà del Settecento per costruirvi la propria tenuta agricola. In seguito dalla seconda metà del Novecento l’area è stata dimenticata ed esclusa dal percorso di visita della Villa per utilizzare la zona come grande area parcheggio nel punto di contatto con la strada e gli edifici settecenteschi presenti sono stati adibiti a sede della Soprintendenza. Riprendendo il tema di una linea di tram elettrico che unisca il territorio, sviluppata nel progetto a larga scala, la proposta è quella di ripristinare l’ingresso alla Villa dall’esedra del Conte Fede, lungo il viale dei cipressi, limitare i parcheggi e potenziare i servizi. All’interno di questo percorso assume grande rilevanza l’idea di rifunzionalizzare il “Teatro Greco” sia per manifestazioni teatrali durante i periodi primaverile-estivo, sia come primo luogo di accoglienza per i visitatori. Il progetto prevede la ricostruzione del manufatto, parziale nelle forma e reversibile nei materiali, a partire da un’ipotesi formale basata su un attento studio dei dati archeologici e delle prescrizioni vitruviane.