Bazzani, Marco
(2017)
Conoscenza e applicazione dell'HBIM al restauro. Valorizzazione culturale e attualizzazione funzionale di palazzo Rangoni in Castevetro (MO).
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria edile - architettura [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
Ci si trova a Castelvetro di Modena, un borgo collinare confinante con gli i appennini e la pianura padana, colmo di storia e di tradizione. Si studia un edificio custodito all’interno del suo centro storico che ha influenzato il paese fin dal XIV secolo: il Palazzo Rangoni. La grande complessità compositiva dell’opera spinge il compilatore ad effettuare inedite ricerche storiche per riuscire ad interpretare correttamente l’edificio e proporre un progetto di attualizzazione funzionale coerente. La proposta di restauro deve essere preceduta da una completa conoscenza del bene: dalla storia alla morfologia, dalla normativa ai particolari costruttivi. Tutte le informazioni raccolte durante la prima fase di ricerca devono essere interpretate e sintetizzate per operare scelte progettuali appropriate, lo strumento utilizzato per contenere questa conoscenza è il software BIM. Si costruisce un modello digitale di palazzo Rangoni basato sui dati diretti ed indiretti misurati nella fase di rilievo. Successivamente si comincia ad arricchire la rappresentazione inserendo conoscenze relative alle superfici architettoniche di pregio contenute all’interno dell’opera ottenendo un completo stato di fatto. Il progetto di restauro diventa una semplice interpretazione delle conoscenze racchiuse dal modello BIM esaltando e valorizzando quelle porzioni caratteristiche dell’opera, come l’ambiente di rappresentanza della Gran Sala. Altro tema importante del lavoro compilativo rimane quello dell’interoperabilità delle figure interessate al progetto permessa dall’utilizzo del software BIM. Tale proposito si sviluppa per risparmiare i tempi ed i costi burocratici molto rilevanti nell’intervenire sul costruito sottoposto a vincolo. Il risultato finale è la realizzazione di un modello HBIM contenente: la conoscenza desunta durante lo studio iniziale, il progetto di recupero funzionale e le lavorazioni pratiche da eseguirsi sulle superfici per conservarle consapevolmente.
Abstract
Ci si trova a Castelvetro di Modena, un borgo collinare confinante con gli i appennini e la pianura padana, colmo di storia e di tradizione. Si studia un edificio custodito all’interno del suo centro storico che ha influenzato il paese fin dal XIV secolo: il Palazzo Rangoni. La grande complessità compositiva dell’opera spinge il compilatore ad effettuare inedite ricerche storiche per riuscire ad interpretare correttamente l’edificio e proporre un progetto di attualizzazione funzionale coerente. La proposta di restauro deve essere preceduta da una completa conoscenza del bene: dalla storia alla morfologia, dalla normativa ai particolari costruttivi. Tutte le informazioni raccolte durante la prima fase di ricerca devono essere interpretate e sintetizzate per operare scelte progettuali appropriate, lo strumento utilizzato per contenere questa conoscenza è il software BIM. Si costruisce un modello digitale di palazzo Rangoni basato sui dati diretti ed indiretti misurati nella fase di rilievo. Successivamente si comincia ad arricchire la rappresentazione inserendo conoscenze relative alle superfici architettoniche di pregio contenute all’interno dell’opera ottenendo un completo stato di fatto. Il progetto di restauro diventa una semplice interpretazione delle conoscenze racchiuse dal modello BIM esaltando e valorizzando quelle porzioni caratteristiche dell’opera, come l’ambiente di rappresentanza della Gran Sala. Altro tema importante del lavoro compilativo rimane quello dell’interoperabilità delle figure interessate al progetto permessa dall’utilizzo del software BIM. Tale proposito si sviluppa per risparmiare i tempi ed i costi burocratici molto rilevanti nell’intervenire sul costruito sottoposto a vincolo. Il risultato finale è la realizzazione di un modello HBIM contenente: la conoscenza desunta durante lo studio iniziale, il progetto di recupero funzionale e le lavorazioni pratiche da eseguirsi sulle superfici per conservarle consapevolmente.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Bazzani, Marco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Restauro,BIM,HBIM,Conoscenza,Interoperabilità,ricerca,rilievo,analisi,Attualizzazzione funzionale
Data di discussione della Tesi
25 Luglio 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Bazzani, Marco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Restauro,BIM,HBIM,Conoscenza,Interoperabilità,ricerca,rilievo,analisi,Attualizzazzione funzionale
Data di discussione della Tesi
25 Luglio 2017
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