Cambiuzzi, Giulia
 
(2019)
Studio dell'effetto dell'applicazione di alte pressioni di omogeneizzazione (HPH) su qualità e stabilita di purea di kiwifruit.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in 
Scienze e tecnologie alimentari [LM-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
  
 
  
  
        
        
	
  
  
  
  
  
  
  
    
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      Abstract
      La crescente tendenza dei consumatori a ricercare alimenti con alto contenuto funzionale ed elevata shelf-life ha stimolato la ricerca verso lo sviluppo di tecnologie innovative stabilizzanti. Tra i possibili trattamenti applicabili, risultano interessanti le alte pressioni di omogeneizzazione (HPH), anche per il riutilizzo di scarti e sottoprodotti dell’industria agro-alimentare. Infatti, essi sono una matrice ricca di sostanze ad elevato valore nutrizionale e funzionale, come gli antiossidanti, i polifenoli e l’acido ascorbico. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di valorizzare i kiwifruit a polpa gialla sottodimensionati (e quindi considerati scarti) per la creazione di una purea di frutta composta da kiwifruit, finocchio e limone. Tale purea è stata sottoposta ad HPH come trattamento stabilizzante, con o senza l’utilizzo di un trattamento termico blando (HPH, HPH in aggiunta a trattamento a 70°C (T+HPH) e con solo trattamento termico più intenso (a 97°C per 25 minuti (T)), per la valutazione della stabilità e della qualità chimico-fisica, microbiologica e nutrizionale in rapporto ad un campione non processato. In aggiunta si sono effettuati inoculi di microrganismi patogeni (L. monocytogenes, E. coli, S. enteritidis, B. cereus) e degradativi (S. cerevisiae e L. plantarum) con lo scopo di valutare l’idoneità dei trattamenti applicati nella matrice in oggetto e per analizzare l’andamento di tali microrganismi durante la shelf-life. Dalle analisi effettuate si è osservato un cambiamento del colore per il campione T, mentre il trattamento T+HPH è risultato ottimale fino al 64 giorno di conservazione a temperatura ambiente. L’attività antiossidante è risultata migliore nel campione T, mentre il contenuto di acido ascorbico è diminuito in ogni campione. Dal punto di vista microbiologico, tutti i trattamenti hanno abbattuto i MO patogeni eccetto il B. cereus, per il quale solo il trattamento termico è risultato efficace.
     
    
      Abstract
      La crescente tendenza dei consumatori a ricercare alimenti con alto contenuto funzionale ed elevata shelf-life ha stimolato la ricerca verso lo sviluppo di tecnologie innovative stabilizzanti. Tra i possibili trattamenti applicabili, risultano interessanti le alte pressioni di omogeneizzazione (HPH), anche per il riutilizzo di scarti e sottoprodotti dell’industria agro-alimentare. Infatti, essi sono una matrice ricca di sostanze ad elevato valore nutrizionale e funzionale, come gli antiossidanti, i polifenoli e l’acido ascorbico. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è stato quello di valorizzare i kiwifruit a polpa gialla sottodimensionati (e quindi considerati scarti) per la creazione di una purea di frutta composta da kiwifruit, finocchio e limone. Tale purea è stata sottoposta ad HPH come trattamento stabilizzante, con o senza l’utilizzo di un trattamento termico blando (HPH, HPH in aggiunta a trattamento a 70°C (T+HPH) e con solo trattamento termico più intenso (a 97°C per 25 minuti (T)), per la valutazione della stabilità e della qualità chimico-fisica, microbiologica e nutrizionale in rapporto ad un campione non processato. In aggiunta si sono effettuati inoculi di microrganismi patogeni (L. monocytogenes, E. coli, S. enteritidis, B. cereus) e degradativi (S. cerevisiae e L. plantarum) con lo scopo di valutare l’idoneità dei trattamenti applicati nella matrice in oggetto e per analizzare l’andamento di tali microrganismi durante la shelf-life. Dalle analisi effettuate si è osservato un cambiamento del colore per il campione T, mentre il trattamento T+HPH è risultato ottimale fino al 64 giorno di conservazione a temperatura ambiente. L’attività antiossidante è risultata migliore nel campione T, mentre il contenuto di acido ascorbico è diminuito in ogni campione. Dal punto di vista microbiologico, tutti i trattamenti hanno abbattuto i MO patogeni eccetto il B. cereus, per il quale solo il trattamento termico è risultato efficace.
     
  
  
    
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
      
      
      
      
        
      
        
          Autore della tesi
          Cambiuzzi, Giulia
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
          Correlatore della tesi
          
          
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          Kiwifruit,alte pressioni omogeneizzazione,sottoprodotti alimentari
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          19 Marzo 2019
          
        
      
      URI
      
      
     
   
  
    Altri metadati
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
      
      
      
      
        
      
        
          Autore della tesi
          Cambiuzzi, Giulia
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
          Correlatore della tesi
          
          
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          Kiwifruit,alte pressioni omogeneizzazione,sottoprodotti alimentari
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          19 Marzo 2019
          
        
      
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