Malerba, Gioacchino
 
(2019)
Progetto di un nodo sensore attivo a basso voltaggio per analisi ad ultrasuoni.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in 
Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
  
 
  
  
        
        
	
  
  
  
  
  
  
  
    
  
    
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      Abstract
      In questo elaborato è descritto il progetto di un nodo sensore attivo piezoelettrico adatto per applicazioni nell'ambito del monitoraggio strutturale, in particolare per l'analisi ad ultrasuoni. Tale tecnica si avvale di almeno una coppia di sensori: un pulsatore attivo e un ricevitore passivo. A tal proposito, i più utilizzati sono i trasduttori piezoelettrici, i quali trovano un largo impiego anche nell'ambito biomedico.
Le attrezzature commerciali utilizzate in questo campo allo stato dell'arte hanno grande ingombro, costi elevati e un alto voltaggio. Tuttavia, tramite un'analisi preliminare sulla struttura da monitorare è possibile individuare le zone di maggiore stress e quindi inserire i sensori in modo mirato, riducendo l'ingombro e il peso dell'elettronica utilizzata.
In questo contesto si inserisce il lavoro di tesi, il cui obiettivo è il progetto di un nodo sensore attivo piccolo, leggero, a basso costo e a basso consumo di potenza, idoneo per essere installato permanentemente sulle strutture. Si è passati dalla definizione del problema alle possibili implementazioni circuitali utilizzando il software LTspice, fino alla scelta finale dei componenti fisici che sintetizzassero il blocco di driver/demodulatore, rispettivamente pilotando l'elemento piezoelettrico e demodulando il segnale PWM generato dal microcontrollore.
Dopo aver utilizzato un induttore (flottante) per svolgere l'adattamento di impedenza, sono stati testati due componenti di natura induttiva: doppio circuito di Antoniou e doppio giratore. Nella fase successiva sono state disaccoppiate la funzione di driver e demodulatore, realizzate prima da un VFA e un filtro passa-basso e poi, nello step finale, da un CFOA e un filtro passa-basso.
Come risultato finale è stato ottenuto un nodo sensore attivo, la cui tensione di uscita è caratterizzata da una dinamica pari a 6 V circa e una frequenza di risonanza di 20 KHz.
     
    
      Abstract
      In questo elaborato è descritto il progetto di un nodo sensore attivo piezoelettrico adatto per applicazioni nell'ambito del monitoraggio strutturale, in particolare per l'analisi ad ultrasuoni. Tale tecnica si avvale di almeno una coppia di sensori: un pulsatore attivo e un ricevitore passivo. A tal proposito, i più utilizzati sono i trasduttori piezoelettrici, i quali trovano un largo impiego anche nell'ambito biomedico.
Le attrezzature commerciali utilizzate in questo campo allo stato dell'arte hanno grande ingombro, costi elevati e un alto voltaggio. Tuttavia, tramite un'analisi preliminare sulla struttura da monitorare è possibile individuare le zone di maggiore stress e quindi inserire i sensori in modo mirato, riducendo l'ingombro e il peso dell'elettronica utilizzata.
In questo contesto si inserisce il lavoro di tesi, il cui obiettivo è il progetto di un nodo sensore attivo piccolo, leggero, a basso costo e a basso consumo di potenza, idoneo per essere installato permanentemente sulle strutture. Si è passati dalla definizione del problema alle possibili implementazioni circuitali utilizzando il software LTspice, fino alla scelta finale dei componenti fisici che sintetizzassero il blocco di driver/demodulatore, rispettivamente pilotando l'elemento piezoelettrico e demodulando il segnale PWM generato dal microcontrollore.
Dopo aver utilizzato un induttore (flottante) per svolgere l'adattamento di impedenza, sono stati testati due componenti di natura induttiva: doppio circuito di Antoniou e doppio giratore. Nella fase successiva sono state disaccoppiate la funzione di driver e demodulatore, realizzate prima da un VFA e un filtro passa-basso e poi, nello step finale, da un CFOA e un filtro passa-basso.
Come risultato finale è stato ottenuto un nodo sensore attivo, la cui tensione di uscita è caratterizzata da una dinamica pari a 6 V circa e una frequenza di risonanza di 20 KHz.
     
  
  
    
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
(Laurea)
      
      
      
      
        
      
        
          Autore della tesi
          Malerba, Gioacchino
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
          Correlatore della tesi
          
          
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          SHM,ultrasuoni,nodo sensore attivo,trasduttori piezoelettrici,traduttori piezoelettrici biomedica,Adattamento impedenza,Circuito Antoniou,Giratore,VFA,CFOA,Filtro passa-basso,Demodulazione segnali
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          6 Febbraio 2019
          
        
      
      URI
      
      
     
   
  
    Altri metadati
    
      Tipologia del documento
      Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
      
      
      
      
        
      
        
          Autore della tesi
          Malerba, Gioacchino
          
        
      
        
          Relatore della tesi
          
          
        
      
        
          Correlatore della tesi
          
          
        
      
        
          Scuola
          
          
        
      
        
          Corso di studio
          
          
        
      
        
      
        
      
        
          Ordinamento Cds
          DM270
          
        
      
        
          Parole chiave
          SHM,ultrasuoni,nodo sensore attivo,trasduttori piezoelettrici,traduttori piezoelettrici biomedica,Adattamento impedenza,Circuito Antoniou,Giratore,VFA,CFOA,Filtro passa-basso,Demodulazione segnali
          
        
      
        
          Data di discussione della Tesi
          6 Febbraio 2019
          
        
      
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