Recupero dei metalli preziosi dai reflui di lavorazione dell'impianto UNOAERRE: modalità, problematiche e alternative.

Mugnaini, Irene (2017) Recupero dei metalli preziosi dai reflui di lavorazione dell'impianto UNOAERRE: modalità, problematiche e alternative. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria chimica e di processo [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract

Il trattamento di brillantatura chimica o “Bombing” è tipicamente utilizzato dalle industrie orafi, tra i prodotti di tale reazione sono presenti metalli preziosi, in particolare oro, argento, rame e zinco, e sostanze tossiche come il cianuro libero. L’azienda orafa UNOAERRE sfrutta il passaggio in due colonne caricate con resina anionica forte, MARATHON A della DOW, per adsorbire i metalli di interesse e procede alla combustione delle stesse per il recupero finale dopo che le resine hanno raggiunto il livello di saturazione. Una frequente sostituzione del riempimento porta ad alti costi in termini di resina acquistata, il costo della MARATHON A è di 6.83€/kg, ma tempi di recupero effettivo del metallo troppo lunghi portano ad avere elevate quantità di metallo prezioso, in particolare di oro, “stoccate” all’interno delle colonne di adsorbimento. Durante sperimentazione, al fine di trovare una soluzione a tale criticità, è stata valutata l’effettiva efficienza della resina in uso e quella di un’ipotetica resina alternativa, la PUROLITE A 400 TL. Il confronto tra le due ha rilevato prestazioni migliori con la MARATHON A; questa ha valori di efficienza di recupero dell’oro maggiori dell’80% fino a 5000L contro efficienze inferiori dell’80% già dopo 2500L con la resina alternativa. L’argento viene desorbito in entrambi i casi. Per ovviare al problema dei bassi tempi di sostituzione della resina, sono stati sperimentati due impianti elettrolitici: ELECTRUM prodotto da Siebec e IA-RECPRET di Italfimet. Dal secondo sono stati ottenute efficienze di abbattimento del 96.3% per l’oro, del 97.8% per l’argento e del 81.3% per il rame. E’ stato calcolato che l’istallazione dell’impianto elettrolitico Italfimet a monte del trattamento attraverso le colonne di adsorbimento con resine ioniche allungherebbe la vita di quest’ultime di circa 10 volte.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Mugnaini, Irene
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Ingegneria di processo
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
recupero oro,recupero argento,recupero rame,recupero zinco,recupero metalli preziosi,adsorbimento,resine ioniche,marathon a,purolite a 400 tl,bombing,brillantatura chimica
Data di discussione della Tesi
20 Dicembre 2017
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