Il complesso monumentale di Santa Maria della Vita: analisi di vulnerabilità, interventi di miglioramento strutturale e rifunzionalizzazione

La presente tesi vede come caso studio il complesso monumentale di Santa Maria della Vita, situato all’interno del Quadrilatero, nel centro storico del Comune di Bologna. Il complesso, composto dalla chiesa di Santa Maria della Vita, dall’Oratorio e dal Museo della Sanità e dell'Assistenza, si sviluppa secondo un articolato palinsesto che vede la sua fondazione nel XIII sec. e le sue numerose trasformazioni negli anni a seguire. Il lavoro di tesi propone un progetto di recupero e conservazione del complesso, focalizzandosi principalmente sull’analisi di vulnerabilità sismica della chiesa di Santa Maria della Vita e sulla redazione di un progetto di rifunzionalizzazione e miglioramento sismico di uno dei sottotetti del complesso. Il progetto è stato svolto sulla base dell’analisi critica dell’esistente, condotta confrontando le informazioni dedotte dall’analisi storico-archivistica con quelle dimensionali e costruttive ricavate dal rilievo. L’analisi di vulnerabilità sismica è stata condotta utilizzando un modello di valutazione di sicurezza sismica a livello territoriale (LV1 - Chiese), grazie a cui è stato possibile di stimare l’indice di danno e l’indice di vulnerabilità del santuario. Di fondamentale importanza è stata l’interpretazione del quadro fessurativo, che ha permesso di elaborare strategie di intervento mirate al miglioramento della sicurezza sismica della chiesa. Il progetto di rifunzionalizzazione riguarda uno dei sottotetti del complesso: allo stato di fatto questo si presentava come un ambiente accessibile per la sola manutenzione del coperto, mentre il progetto prevede l’insediamento di nuovi uffici destinati ad ampliare le aree di lavoro per i dipendenti del Genus Bononiæ. Il progetto strutturale consiste in una prima parte di rilievo dello stato di fatto, in cui si è constatato lo stato patologico di alcuni elementi lignei delle incavallature del sottotetto, e in una seconda fase di verifiche statiche degli elementi.