Ghelfi, Anna
(2024)
Luogo, memoria e composizione: un museo della città per il quarto lato di Piazza Sant’Agostino a Modena.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria edile - architettura [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
L’architettura comporta sempre la trasformazione di un luogo esistente, ogni edificio lascia sempre un segno. È su questa alterazione che si fonda il rapporto tra città storica e città contemporanea, concepite non come due entità altre, bensì come un’unica realtà compenetrata e simbiotica. Tale relazione si esplica fortemente nella forma dell’innesto architettonico e nella progettazione degli spazi interstiziali e non valorizzati dei centri storici. In questo panorama si colloca l’intervento elaborato nella tesi che declina il concetto di contemporaneità nel centro storico di Modena, più precisamente in Largo S. Agostino, punto di accesso e intersezione tra la via Emilia e il passato circuito delle mura, proponendo un progetto per il museo della città a definizione del non più presente quarto lato della piazza, associato a una riqualificazione della piazza stessa, oggi sede di un’inadeguata area di sosta. Il processo progettuale prende avvio dalla consapevolezza che costruire nella città sia un atto critico di comprensione e composizione insieme, che rifiuta l'idea della tabula rasa e affonda le proprie radici nelle tracce, visibili o invisibili, lasciate dalla storia e dalle opere passate per ricavarne il materiale d’architettura e il metodo progettuale stesso. La conformazione del museo e il disegno della piazza dunque, adoperando il principio eisenmaniano del “luogo come palinsesto e cava”, si innestano su una serie di layer stratificati e linee forza ricavate da una lettura della città condotta non solo con lo spirito documentario dello storico, ma soprattutto con quello operante del progettista. Il progetto può quindi essere inteso come la traduzione ragionata di questa lettura in intervento architettonico e, rendendo percepibili e coesistenti le memorie del luogo, come un passato che diventa spazio. Accadendo come evento presente, il progetto del museo della città costituisce un nuovo capitolo nel libro della storia e rappresenta un ponte tra passato e futuro.
Abstract
L’architettura comporta sempre la trasformazione di un luogo esistente, ogni edificio lascia sempre un segno. È su questa alterazione che si fonda il rapporto tra città storica e città contemporanea, concepite non come due entità altre, bensì come un’unica realtà compenetrata e simbiotica. Tale relazione si esplica fortemente nella forma dell’innesto architettonico e nella progettazione degli spazi interstiziali e non valorizzati dei centri storici. In questo panorama si colloca l’intervento elaborato nella tesi che declina il concetto di contemporaneità nel centro storico di Modena, più precisamente in Largo S. Agostino, punto di accesso e intersezione tra la via Emilia e il passato circuito delle mura, proponendo un progetto per il museo della città a definizione del non più presente quarto lato della piazza, associato a una riqualificazione della piazza stessa, oggi sede di un’inadeguata area di sosta. Il processo progettuale prende avvio dalla consapevolezza che costruire nella città sia un atto critico di comprensione e composizione insieme, che rifiuta l'idea della tabula rasa e affonda le proprie radici nelle tracce, visibili o invisibili, lasciate dalla storia e dalle opere passate per ricavarne il materiale d’architettura e il metodo progettuale stesso. La conformazione del museo e il disegno della piazza dunque, adoperando il principio eisenmaniano del “luogo come palinsesto e cava”, si innestano su una serie di layer stratificati e linee forza ricavate da una lettura della città condotta non solo con lo spirito documentario dello storico, ma soprattutto con quello operante del progettista. Il progetto può quindi essere inteso come la traduzione ragionata di questa lettura in intervento architettonico e, rendendo percepibili e coesistenti le memorie del luogo, come un passato che diventa spazio. Accadendo come evento presente, il progetto del museo della città costituisce un nuovo capitolo nel libro della storia e rappresenta un ponte tra passato e futuro.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Ghelfi, Anna
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
luogo,memoria,composizione,tracce,quarto lato,museo della città,modena,piazza s.agostino,mura,via emilia,centro storico,innesto
Data di discussione della Tesi
24 Luglio 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Ghelfi, Anna
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
luogo,memoria,composizione,tracce,quarto lato,museo della città,modena,piazza s.agostino,mura,via emilia,centro storico,innesto
Data di discussione della Tesi
24 Luglio 2024
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