Tecniche di ricostruzione di un brano musicale mediante modelli non lineari per la decodifica di segnali EEG intracranici

I ricercatori, guidati da Ludovic Bellier dell’Università della California, Berkeley, Stati Uniti, hanno condotto uno studio per comprendere meglio come il cervello percepisce la musica. L’esperimento, protrattosi dal 2009 al 2015, ha coinvolto 29 persone a cui è stato chiesto loro di ascoltare in cuffia la prima parte della canzone “Another Brick in the Wall” dei Pink Floyd per circa 3 minuti, mentre la loro attività cerebrale veniva monitorata e registrata mediante 2668 elettrodi posizionati direttamente sulla loro superficie corticale. Utilizzando le registrazioni neurali sono riusciti a ricostruire una versione riconoscibile della canzone originale riuscendo anche a misurare quanto diversi fattori influenzassero la precisione di decodifica della stessa. L’attività cerebrale emersa dall’elettroencefalogramma (EEG) intracranico ha visto principalmente coinvolte tre regioni del cervello: il giro temporale superiore (STG), la corteccia senso-motoria (SMC) e il giro frontale inferiore (IFG) con una dominanza dell’emisfero destro.