Lo sviluppo motorio nei bambini nati pretermine: un'analisi quantitativa del cammino indipendente a 18 e 24 mesi

I bambini nati pretermine presentano un rischio maggiore di sviluppare disturbi del neuro-sviluppo, tra cui deficit delle abilità motorie, disturbi cognitivi e comportamentali, fino a paralisi cerebrale. E’ fondamentale poter identificare tempestivamente l’insorgere di tali problematiche, al fine di effettuare interventi più performanti ed efficienti. In letteratura è stato proposto un metodo basato su sensori inerziali per lo studio quantitativo dell’inizio del cammino allo scopo di determinare la presenza di alterazioni nel movimento di tale categoria di bambini. Lo scopo di questa tesi era quello di esaminare tale approccio su un campione più ampio di bambini e valutare l’effetto di età e esperienza di cammino sulle differenze tra bambini pretermine e bambini nati a termine. 57 bambini pretermine e 27 bambini nati a termine hanno partecipato allo studio. I partecipanti hanno svolto semplici test di cammino spontaneo a età diverse (12, 18, 24 e 30 mesi) indossando 3 sensori inerziali posizionati nella parte inferiore della schiena e alle caviglie. I dati estrapolati dalle complessive 115 registrazioni sono stati elaborati tramite algoritmi per il taglio e il controllo del ciclo del passo. Dai dati di velocità angolare delle gambe e di accelerazione del tronco sono stati estratti rispettivamente i parametri temporali del passo e le metriche non lineari che consentono di valutare la performance del controllo motorio. I risultati ottenuti mostrano come il cammino dei bambini pretermine risulti caratterizzato da fasi di appoggio più lunghe e da maggiori variabilità delle durate delle varie fasi del ciclo del passo. Inoltre, si rileva una minore flessibilità e complessità nel movimento. Questi risultati si osservano sia confrontando i bambini per età che per esperienza di cammino.