Antonio de Curtis oltre la vis comica: un'analisi della sua versatilita artistica nel cinema italiano

Scopo che tale tesi si propone di esaminare è il contributo che Antonio De Curtis, con la sua versatilità, ha donato al cinema italiano; focalizzandosi sulla trasformazione della sua figura da comico ad interprete drammatico. Tale trasformazione si deve al suo legame con diversi registi e produttori. Antonio De Curtis, in arte Totò, è stato uno degli attori comici più amati e influenti la cui carriera ha attraversato diverse decadi, dagli anni '30 agli anni '60. Il suo status di icona nel cinema italiano è stato anche modellato dal suo modo di reagire alle pressioni censorie del periodo fascista. Una panoramica della vita e della carriera di Totò è il primo punto analizzato da questa tesi, partendo dalle sue origini teatrali fino al suo approdo al cinema. Si esamineranno le sue prime collaborazioni cinematografiche e la sua crescita come attore comico, per poi proseguire con l’approfondimento della sua capacità di adattarsi a diversi generi cinematografici riuscendo ad oltrepassare i confini comici per adattarsi a ruoli sempre più complessi. La censura ha contribuito a delineare il suo status di icona del cinema italiano. In risposta alla censura Totò coinvolgeva l’ironia e l’umorismo che celavano messaggi impliciti. Il governo fascista degli anni ‘30/’40 aveva il controllo della produzione cinematografica, al fine di promuovere un certo standard morale. La costanza di Totò nell’esprimersi nonostante le minacce della censura ha contribuito a renderlo simbolo di libertà artistica. Altro aspetto affrontato da questa tesi è un’analisi dell'influenza di Totò sulla cultura italiana e il suo impatto sociale attraverso il cinema. Si analizzano i suoi personaggi comici che oltre a svelare aspetti della società italiana del tempo, affrontano temi sociali e politici. In conclusione l’obiettivo della tesi è esaminare il lascito dell’eredità culturale di Totò e il suo impatto sulle generazioni di attori successive.