Ex-Scalo Ravone: quali processi di partecipazione? Analisi di un progetto di trasformazione

La tesi analizza il progetto di trasformazione dell'ex-Scalo Ravone e i processi di partecipazione volti a garantire una presunta democraticità del progetto. L'analisi viene svolta sia attraverso la lettura dei piani comunali e della documentazione cartografica del progetto, sia attraverso le interviste. Queste sono divise in due tipi, le interviste agli attori chiave del processo di trasformazione, e le interviste svolte nel quartiere antistante, con particolare attenzione verso il blocco delle "popolarissime", le case acer situate di fronte all'ex-Scalo ove ora risiede DumBo. La tesi parte dall’assunto che qualunque analisi delle dinamiche della politica urbana degli ultimi due decenni non può esentarsi dall’utilizzare il neoliberismo come chiave di lettura fondante per i processi in corso all’interno della città, anche nella “rossa” Bologna, non tanto cancellando le precedenti modalità di gestione, quanto sovrapponendosi e mescolandovisi. L’ipotesi di partenza è dunque, quella che Bologna stia, al pari della stragrande maggioranza delle città, attraversando questa fase di cambiamenti adottando strategie di policy making e di governance atte a promuovere una determinata immagine della città, attraverso strumenti di pianificazione urbana che ne legittimano la presunta neutralità. La tesi pertanto analizza l’Ex Scalo Ravone come caso studio per la verifica di tali assunti, domandandosi se, in che modo e in quale misura, tale progetto possa essere considerato un intervento che rientra in queste strategie di governo sovradeterminate e che rispondono a esigenze di mercato piuttosto che di cittadinanza, o se al contrario sono effettivamente presenti processi di partecipazione e coinvolgimento dal basso, come sostenuto dalla governance.