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Abstract
La società contemporanea, dominata dalla logica di produzione e consumo, risulta frammentata, perdendo la sua dimensione pubblica e trasformando i luoghi di socializzazione tradizionali in spazi commerciali. Questa dinamica consumistica ha eroso valori umani fondamentali, peggiorato le relazioni sociali, aumentato la stigmatizzazione, l'emarginazione e contribuito al degrado ambientale. Oggi le evidenze della crisi climatica, a livello globale, e della crisi demografica, a livello nazionale, impongono di riprogettare gli spazi urbani. Tra i frammenti di questa società, possono sorgere crepe fertili per momenti di socialità, guidati da un approccio progettuale “biofilo” che preveda una reciprocità della cura tra uomo e ambiente naturale. I dati prospettano uno scenario in cui le città saranno abitate da un numero sempre crescente di anziani, con conseguenze sulla sostenibilità del sistema di welfare. Risulta dunque necessario ripensare alla nostra società in funzione della garanzia dell'invecchiamento attivo, che consenta all’anziano di partecipare alla vita sociale in modo attivo per costruire una diversa idea di vecchiaia e di società, che tenga conto delle aumentate aspettative di vita. Diffondere stili di vita più sostenibili per la popolazione longeva, favorire l’attenzione dei cittadini intorno alle tematiche etico-ambientali e sociali e incoraggiare le diverse opportunità offerte dall’agricoltura sociale e civica e dagli orti urbani. Questa tesi propone la realizzazione, nella città di Palermo, di un orto sociale urbano come strumento di promozione del benessere fisico e mentale. L’orto come punto di incontro per una cittadinanza intergenerazionale attiva, promotore del dialogo tra diverse generazioni, facilitando lo scambio di saperi, memorie, aspirazioni, ideali e bisogni. Un patto di solidarietà e di responsabilità tra le generazioni, per la promozione del verde urbano a sostegno di un invecchiamento attivo.