Effetto di contaminanti emergenti (BPA e PFOA) sulle risposte antiossidanti di Adamussium colbecki

Bergonzi, Mattia (2024) Effetto di contaminanti emergenti (BPA e PFOA) sulle risposte antiossidanti di Adamussium colbecki. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Biologia marina [LM-DM270] - Ravenna, Documento ad accesso riservato.
Documenti full-text disponibili:
[img] Documento PDF (Thesis)
Full-text non accessibile fino al 13 Marzo 2028.
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato

Download (2MB) | Contatta l'autore

Abstract

Tra gli inquinanti, destano molta preoccupazione i contaminati emergenti a causa del loro impatto biologico su uomo ed ambiente marino. Nello specifico sono di notevole preoccupazione il BPA ed il PFOA per il loro potenziale tossico come interferenti endocrini. Ogni organismo ha a disposizione meccanismi di detossificazione per mitigare le conseguenze dovute all'esposizione a xenobiotici, dove i processi svolti si basano sull’uso di enzimi con il ruolo di trasformare le sostanze tossiche in composti più facilmente eliminabili. In questo studio si propone l’effetto di BPA e PFOA a differenti concentrazioni sulla GD del mollusco bivalve A. colbecki, e si valuta se questi contaminanti portino alla sovra o sotto espressione dei geni codificanti gli enzimi antiossidanti: GST, GS, GR, GPx, TUB, SOD. I dati ottenuti evidenziano che la risposta antiossidante nei campioni esposti a BPA è mediata dalla GST e dalla GR, mentre in quelli esposti a PFOA, parrebbe essere mediata dalla GPx ed in parte dalla GST. I geni codificanti gli enzimi appena indicati, risultano tutti sovraespressi ad alcune delle concentrazioni testate. La mancata sovraespressione della GST ad alti livelli di PFOA può significare che l’elevato stress ossidativo ha causato un danno cellulare compromettendo l’attività della GST, danno potenzialmente notificabile anche da una non sovraespressione della SOD. La non sovraespressione dei geni codificanti gli altri enzimi nel caso del BPA può indicare una non necessità di sovraproduzione di GSH o di un’intensa azione dell’enzima GPx. Nel caso del PFOA invece potrebbe indicare che sia la conseguenza di un danno cellulare, che questi enzimi non siano compresi nella difesa da stress ossidativo nella GD o che i dosaggi siano troppo bassi. Il test si è rivelato uno strumento sensibile per lo studio dei contaminanti emergenti in una specie marina portando alla produzione di dati utili per finalità regolamentari se uniti ad altri studi volti a confermare la tesi sostenuta

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Bergonzi, Mattia
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Adamussium colbecki, PFOA, BPA, inquinamento, contaminanti emergenti, contaminanti xenobiotici
Data di discussione della Tesi
25 Marzo 2024
URI

Altri metadati

Gestione del documento: Visualizza il documento

^