Not Made in Italy: Piattaforma social commerce che unisce sostenibilità e Made in Italy

Il progetto consiste nell’implementazione di un servizio di social commerce volto a promuovere i prodotti delle piccole e medie imprese italiane sostenibili e rilanciare il brand Made in Italy tra le nuove generazioni. L’obiettivo primario è di stimolare l’interesse e l’adesione a prodotti che incarnano gli ideali di sostenibilità e provenienza italiana. La decisione di implementare una piattaforma web responsive è motivata dalla necessità di strutturare un ambiente collaborativo che integri in maniera sinergica il concetto di social commerce, coniugando le caratteristiche di un marketplace e di un social network. L'accesso continuo, flessibile e immediato alla piattaforma costituisce un elemento distintivo, mentre il nucleo centrale del processo di definizione del servizio si concentra sull'aspirazione a creare una comunità di individui impegnati in un dialogo approfondito sul tema del made in Italy, favorendo la promozione di un nuovo immaginario più contemporaneo. In aggiunta, la piattaforma si propone di sensibilizzare nei confronti dell’inquinamento, sia nel contesto digitale che in quello produttivo. L’essenza del progetto è incentrata sulla creazione di un sistema dinamico e in costante evoluzione, alimentato dalle risorse apportate dagli stessi utenti. Questi partecipanti condividono pensieri e immagini, arricchendo così la trama di questa rete fondata sulla comunità digitale. Il sito web, con una sezione appositamente strutturata per avviare discussioni in linea con le modalità proprie dei social media, rappresenta il touchpoint più rilevante con il processo finora seguito nella definizione del servizio. Parallelamente, le imprese, tramite la piattaforma, hanno l’opportunità di contribuire alla creazione di un nuovo immaginario del made in Italy, che non si limita al lusso o al richiamo al passato. La piattaforma social commerce emerge come strumento unificante di tre dimensioni interconnesse: il made in Italy, la sostenibilità e la generazione Z.