TRA PINETA E LAGUNA. Le forme archetipe della riviera romagnola: progetto di ricomposizione della località balneare Marina Romea

La tipica immagine di estate italiana è una raffigurazione celebrata nei film, commedie, ormai insediata all’interno della nostra società e nella nostra mente. La riviera romagnola emerge come scenario di un’italianità autentica, forse un po’ smarrita. Questa tesi, dunque, si propone di approfondire la storia che precede lo sviluppo della riviera e degli stabilimenti balneari, in modo da entrare in sintonia con il passato di questa zona, che spesso viene dimenticato o semplicemente non fortemente tramandato, analizzando le architetture marittime e la loro trasformazione. L’attenzione si focalizza su quei piccoli luoghi spesso trascurati, come ad esempio Marina Romea – piccola località della provincia di Ravenna – è una località turistica residenziale, lambita dalle acque della Piallassa della Baiona e circondata dalla estesa Pineta, con un potenziale paesaggistico inesplorato, dove acqua e terra si alternano, modellando e trasformando il territorio da secoli. Marina Romea non è come Riccione, Rimini, o Cattolica, qui devi crearti le tue attività e divertimento, ma è proprio questa autenticità e questo contatto genuino con l’ambiente circostante, che affascina. In questo lavoro di tesi, le forme assumono un ruolo di primaria importanza: cercando di tradurre la complessità della realtà in forme semplici ed essenziali, sottolineando l’approccio mirato a conoscere a fondo il luogo, per riuscire quasi a immedesimarmi in esso e cogliere ciò di cui necessita. Dall’unione di questi ragionamenti, è nato un progetto di ricomposizione architettonica che si articola in tre interventi distinti. Ogni intervento è stato progettato con l'idea di integrarsi armoniosamente nel contesto di Marina Romea, caratterizzata dal verde della Pineta e dall’acqua della Laguna, che circondano il centro abitato, arricchendo le tre aree con nuove esperienze e prospettive.