Armonia: l’economia circolare nella filiera della moda attraverso il service design

L’industria della moda si pone come una delle più inquinanti a livello mondiale, a partire dalle produzioni dei brand di Fast Fashion che vendendo i prodotti a prezzi sempre più bassi, riescono a soddisfare la richiesta di acquisto della maggioranza dei consumatori e che proprio per la competitività economica hanno assunto la tendenza ad acquistare in quantità sempre maggiori senza davvero averne necessità, accentuando un atteggiamento consumistico già presente nella società contemporanea. Questo atteggiamento avviene a discapito dell’ambiente che subisce le sempre più evidenti conseguenze dell’azione industriale oltre che dei lavoratori costretti a lavorare in condizioni sanitarie e di sicurezza non sempre a norma di legge. I risvolti dell’industria della moda, a lungo termine, produrranno effetti su tutti gli esseri viventi e sul modo di vivere l’ambiente circostante, in modo irreversibile. L’obiettivo di questo studio è quello di indagare le implicazioni ambientali dell’industria della moda della grande distribuzione, partendo dalla domanda "In che modo l’industria della moda può proporre nuovi modelli di sostenibilità sociale e ambientale, creando delle tendenze di acquisto e consumo consapevoli nelle nuove generazioni?". Per rispondere a questa domanda, la ricerca di tesi affronta in un primo momento una riflessione sulla moda come fenomeno sociale, seguita da un processo di ricerca che analizza le implicazioni ambientali e i comportamenti dei consumatori attraverso dati, interviste e questionari. A partire dai risultati ottenuti, la ricerca propone un servizio che mira ad agire sul modello di produzione (dal punto di vista delle aziende) e di consumo consapevole (dal punto di vista dei consumatori) garantendo un processo circolare, controllato e trasparente, con l’obiettivo di creare consapevolezza nei consumatori e porre l’attenzione su un tema, molto discusso ma su cui c’è ancora un grande conflitto di interessi.