L'impianto fotovoltaico del Centro Agroalimentare Bologna (CAAB) ed i possibili ampliamenti

La transizione verso modi di produzione e consumo più sostenibili è diventata una delle grandi sfide del presente, richiedendo dei cambiamenti culturali orientati al risparmio energetico e promuovendo un utilizzo più efficiente delle risorse energetiche. In questo contesto, scenari di autoconsumo collettivo e la creazione di comunità energetiche diventano indispensabili per trasformare l’attuale sistema elettrico centralizzato, alimentato da combustibili fossili, in un sistema decentrato ed efficiente, alimentato prevalentemente con energie pulite, inesauribili e non inquinanti. Attraverso una mappatura degli impianti fotovoltaici esistenti e un'analisi approfondita del sistema di accumulo connesso all’impianto CAAB 3, l’elaborato propone soluzioni per incrementare l'autoconsumo del Centro Agro Alimentare di Bologna con il fine di ridurne i costi e gli sprechi di energia. Il caso studio ha, inoltre, come protagonista il progetto G.E.CO, di cui il CAAB è uno degli attori, che mira a gestire comunitariamente le risorse energetiche locali, coinvolgendo attivamente la comunità per promuovere la sostenibilità nel distretto di Pilastro-Roveri (Bologna). L'elaborato analizza una possibile configurazione di comunità energetica all’interno di CAAB basandosi sulle recenti direttive emanate dal MASE e dal GSE. Infine, si analizzano i potenziali benefici e gli sviluppi del futuro Laboratorio Metropolitano per Smart Grid e CER presso CAAB, in collaborazione con l’Università di Bologna (Laboratorio LISEP) e AESS.