Studio dell'influenza geomorfologica e climatica sulle dinamiche antropiche in prossimità di invasi di recente costruzione a scala globale

La costruzione di una diga porta con sé, oltre a numerosi benefici, anche una serie di impatti negativi, ambientali e sociali, nell’area dove viene realizzata. Questo lavoro ha l’obiettivo di studiare le dinamiche antropiche dal 2000 al 2020 in zone in cui sono state realizzate recentemente grandi dighe. L’analisi si è svolta individuando un’area di influenza associata a ciascuna diga, all’interno della quale si sono calcolati i valori annuali di densità di popolazione e le loro variazioni nel periodo di studio. Si sono valutati diversi fattori che possono condizionare l’evoluzione temporale della densità di popolazione: l’utilizzo principale dell’invaso, il clima presente nelle aree di influenza e le caratteristiche geomorfologiche, le quali sono state considerate identificando, in ogni area, una zona posta a monte e una a valle di ciascuna diga, per rilevare eventuali differenze spaziali nelle dinamiche antropiche. Per ogni caso si sono confrontate le variazioni di densità abitativa nel periodo precedente e successivo alla realizzazione dell’invaso. I risultati mostrano che non ci sono discordanze significative nei tassi di variazione della densità di popolazione in aree caratterizzate da diversi climi, anche se si è riscontrata una crescita maggiore in aree con clima temperato. Raggruppando le dighe in base all’utilizzo principale, si sono evidenziati aumenti maggiori nelle aree a valle degli invasi, in particolare per invasi con lo scopo di controllare le piene, anche se questa tendenza non si riscontra per tutti gli utilizzi. Dal confronto tra le zone a monte e a valle, in ogni area di influenza, non si sono ottenute tendenze significativamente diverse, per questo occorre migliorare il metodo proposto per la suddivisione in zone. Confrontando le dinamiche antropiche nelle aree di influenza delle dighe con quelle dei rispettivi Paesi, si è riscontrata una minore crescita nelle prime rispetto ai secondi, evidenziando anche casi di spopolamento per alcune aree.