Sviluppo di una metodologia di analisi a supporto della valutazione di impatti odorigeni e di rischio sanitario legati al comune di Mordano

L’inquinamento atmosferico può essere definito con la presenza di sostanze nell’atmosfera che causano effetti negativi misurabili su tutte le componenti ambientali; soprattutto gli effetti delle attività umane sono sempre motivo di attenzione. Dei cinque sensi dell’uomo, l’olfatto è sicuramente quello stimolato in maniera più diretta dalla presenza o meno di attività umana. L’odore ha sempre una causa prossima, nella presenza di sostanze odorigene nell’aria, e una più remota, cioè l’emissione nell’ambiente di sostanze da parte di una sorgente. Inoltre va considerato che la sensibilità della percezione olfattiva è, in molti casi, superiore a quella dei più moderni sistemi analitici, cioè si possono avvertire sostanze a concentrazioni inferiori di quella che si riesce a misurare a livello strumentale. L’odore è considerato uno dei principali fattori di disturbo che la popolazione può avvertire, e anche se non associato a sostanze tossiche, causa conflitti e intolleranze, sia nei confronti di aziende che li possono diffondere nel territorio/zona circostante, sia nella scelta del sito di localizzazione di nuovi impianti. Questo genera sicuramente una serie di impatti negativi, come il deprezzamento dei suoli, riduzione di appetibilità per le abitazioni limitrofe, impoverimento delle attività commerciali e turistiche nelle zone vicine alla fonte dell’emissione, che possono portare a un deteriorarsi nell’abbandono o comunque nella riduzione di investimenti nella zona. L’interesse verso questo problema è in crescita negli ultimi anni per l’aumento di industrializzazione urbana. Altro requisito focale è quello di prevenire ad una valutazione oggettiva sull’intensità della sensazione soggettiva della presenza o meno di odore.