Handle: esoscheletro per mano per l'assistenza di pazienti con lesioni spinali

Si documenta la partecipazione a un progetto frutto della collaborazione tra l’Università di Bologna e l’Istituto di Montecatone di Imola, mirato allo sviluppo di un dispositivo esoscheletrico assistivo per la mano. Il progetto si concentra sul miglioramento della qualità di vita delle persone affette da tetraplegia, puntando a supportare la mobilità della mano nelle attività quotidiane, essendo compromessa dalla perdita di funzionalità motorie e sensoriali. Il lavoro segue un approccio metodologico misto, abbracciando sia la ricerca desk che field, applicando i principi dell’human-centered design e di metodologie come la QFD, per decifrare e soddisfare i bisogni degli utenti. La tesi è strutturata in tre capitoli principali: Ricerca, Progettazione e Conclusioni. Il primo capitolo introduce il problema della lesione midollare e delinea gli obiettivi specifici di Handle, includendo un’analisi preliminare sull’anatomia e la biomeccanica della mano, con particolare enfasi sulla cinematica e sulle varie tipologie di prese. Si prosegue con uno studio approfondito del target e dell’impatto delle tecnologie assistive sulla società, per poi elaborare una revisione critica sugli esoscheletri, evidenziandone la storia, il funzionamento e le applicazioni, con un focus sugli esoscheletri per mano. Si introduce infine un benchmark per analizzare lo stato dell’arte dei dispositivi “tendon driven”, utilizzando il metodo QFD per una disamina dettagliata dei bisogni dell’utente. Nel secondo capitolo si descrive la fase di sviluppo e progettazione di Handle, mettendo in luce gli studi antropometrici effettuati e i processi di sviluppo adottati. Segue una parte inerente ai materiali, alla tecnolgia di produzione e più in generale alla prototipazione. Il terzo e ultimo capitolo riflette sul lavoro compiuto, anticipa i potenziali sviluppi futuri e discute criticamente i punti di forza e di debolezze del progetto.