La modernità della donna nella Hollywood pre-Codice

Il periodo pre-Codice (Hays) è in un certo senso un’anomalia, resa tale proprio dall’entrata in vigore effettiva di un testo e di un ufficio che ne iniziò (o meglio intensificò) a smantellare i pezzi dal 1934, lasciandone quasi interi i quattro anni precedenti, significativamente tra il 1929 e il 1930 con la popolarizzazione e il perfezionamento del suono. E questa anomalia è tale soprattutto per i propri personaggi femminili che lo popolano o meglio lo affollano: come suggerisce anche il titolo di questo elaborato, la donna assume tratti estremamente moderni nei film del periodo, attraverso le storie, i dialoghi e le azioni che le è permesso mettere in scena. Contrariamente a ciò che si potrebbe dedurre, il periodo in questione e i suoi film non sono largamente popolari e conosciuti per varie ragioni, tra cui proprio l’intrinseco rapporto con la censura, dettata dall’altrimenti famosissimo Codice Hays: questo proprio perché numerosi dei film che si tratteranno vennero censurati e modificati dopo la loro uscita, totalmente banditi per decenni o addirittura distrutti e di conseguenza dimenticati dal pubblico posteriore fino alla loro riscoperta materiale, in alcuni casi avvenuta persino negli anni ’90 e successivi. L’elaborato mira dunque a riportare alla luce e a dimostrare la forza di questo periodo del cinema americano analizzando diversi film che ne fanno parte di cui prima di tutto le azioni, le storie e le parole dei personaggi femminili sono la prova della loro forte modernità e la cui meticolosa osservazione si reputa sia la chiave per renderla evidente anche ad un pubblico contemporaneo. Partendo da un generale inquadramento del periodo, tramite la presentazione del Codice Hays così come delle sue figure più importanti, si procede ad un’analisi più approfondita di alcune delle sue tematiche ricorrenti, quali la prostituzione e la libertà di cui la donna gode all’interno di queste storie per poi concludere l’elaborato con l’analisi di cinque casi studio.