Consociazione con Salvia officinalis: effetti sulla composizione floristica e sulla produttività delle viti

Il lavoro di Tesi ha investigato gli effetti della consociazione con salvia (Salvia officinalis) sul comportamento vegeto-produttivo della vite e sulla composizione floristica del vigneto. A tal fine, durante la stagione vegetativa 2022, è stato condotto un esperimento in un vigneto adulto della cv Trebbiano Romagnolo ubicato a Sant’Agata sul Santerno (RA), gestito col metodo biologico, che adottava l’inerbimento spontaneo totale (filare e interfilare). In un disegno sperimentale a blocchi randomizzati sono stati confrontati due trattamenti: (i) controllo e (ii) salvia. Le piante di salvia erano state messe a dimora lungo il filare nel luglio 2019. Nelle parcelle sperimentali è stato effettuato un rilievo della composizione floristica mediante il metodo fitosociologico e sono stati determinati i principali parametri vegeto-produttivi (produttività dei ceppi, numero e peso medio dei grappoli, legno di potatura). I rilievi sperimentali hanno consentito di osservare come la consociazione con piante di salvia abbia determinato la diminuzione della gramigna senza modificare la produttività e l’equilibrio vegeto-produttivo delle viti. Nelle annate precedenti, nello stesso vigneto, era stato dimostrato l’effetto della salvia sul profilo dei composti volatili delle bacche di Trebbiano Romagnolo, vitigno considerato neutro dal punto di vista aromatico. La Tesi ha costituito una tappa formativa edificante stimolando l’approfondimento degli studi sulla biodiversità funzionale al fine di rompere la dipendenza da pesticidi e concimi, nei vigneti e negli altri sistemi agrari, in campo e in cantina.