Calisesi, Andrea
(2024)
Effetti dell'impiego di derivati di lievito ricchi in glutatione sulla stabilità ossidativa di vini bianchi.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Viticoltura ed enologia [L-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Nel susseguirsi degli anni si è riscontrato un aumento di interesse per i vini a basso contenuto di solfiti, sia per motivi legati alla salute che per motivi filosofici. Tali vini, tuttavia, non sempre si presentano privi di difetti, principalmente a causa dell’omissione d’impiego di prodotti enologici e di impianti non adeguati. I difetti più frequenti che questi vini presentano riguardano i fenomeni di ossidazione, dovuti alla non controllata esposizione all’aria del vino con conseguente alterazione del colore e del profilo aromatico.
L’anidride solforosa è il prodotto generalmente utilizzato per la protezione e conservazione del vino, tuttavia, viene impiegata principalmente per contrastare gli effetti dell’ossidazione. L’anidride solforosa può essere sostituita da altri prodotti con azione antiossidante come estratti di lievito ricchi in glutatione e il chitosano, oppure ne può essere ridotta la concentrazione attraverso l’ossidazione prefermentativa e l’impiego di gas inerte.
Il glutatione (GSH) è una molecola ad effetto antiossidante naturalmente presente nelle uve. È interessante sia perché è di facile applicazione nel processo di vinificazione sia perché non prevede la contemporanea aggiunta di anidride solforosa.
Il chitosano è una molecola con numerose funzioni, tra cui la nota azione antimicrobica nei confronti dei batteri lattici e l’azione sequestrante di metalli, in grado di limitare i fenomeni ossidativi.
L’ossidazione prefermentativa è una tecnica largamente studiata, impiegata per ottenere vini finiti più stabili dal punto di vista ossidativo.
Questo studio vuole dimostrare le potenzialità e il ruolo del glutatione attraverso prove di microvinificazione per la produzione di vini a basso contenuto di solfiti in combinazione con altre tecniche enologiche quali chitosano e ossidazione prefermentativa.
Abstract
Nel susseguirsi degli anni si è riscontrato un aumento di interesse per i vini a basso contenuto di solfiti, sia per motivi legati alla salute che per motivi filosofici. Tali vini, tuttavia, non sempre si presentano privi di difetti, principalmente a causa dell’omissione d’impiego di prodotti enologici e di impianti non adeguati. I difetti più frequenti che questi vini presentano riguardano i fenomeni di ossidazione, dovuti alla non controllata esposizione all’aria del vino con conseguente alterazione del colore e del profilo aromatico.
L’anidride solforosa è il prodotto generalmente utilizzato per la protezione e conservazione del vino, tuttavia, viene impiegata principalmente per contrastare gli effetti dell’ossidazione. L’anidride solforosa può essere sostituita da altri prodotti con azione antiossidante come estratti di lievito ricchi in glutatione e il chitosano, oppure ne può essere ridotta la concentrazione attraverso l’ossidazione prefermentativa e l’impiego di gas inerte.
Il glutatione (GSH) è una molecola ad effetto antiossidante naturalmente presente nelle uve. È interessante sia perché è di facile applicazione nel processo di vinificazione sia perché non prevede la contemporanea aggiunta di anidride solforosa.
Il chitosano è una molecola con numerose funzioni, tra cui la nota azione antimicrobica nei confronti dei batteri lattici e l’azione sequestrante di metalli, in grado di limitare i fenomeni ossidativi.
L’ossidazione prefermentativa è una tecnica largamente studiata, impiegata per ottenere vini finiti più stabili dal punto di vista ossidativo.
Questo studio vuole dimostrare le potenzialità e il ruolo del glutatione attraverso prove di microvinificazione per la produzione di vini a basso contenuto di solfiti in combinazione con altre tecniche enologiche quali chitosano e ossidazione prefermentativa.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Calisesi, Andrea
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Glutatione,Ossidazione,Chitosano,Solforosa,Gas inerte,Ossigenazione,Iperossidazione,Derivati di lievito
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Calisesi, Andrea
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Glutatione,Ossidazione,Chitosano,Solforosa,Gas inerte,Ossigenazione,Iperossidazione,Derivati di lievito
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2024
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