Studio di fattibilità tecnica sulla valorizzazione di scarti ed effluenti speciali tramite la produzione di biogas

Negli ultimi anni, è nato un interesse crescente verso le fonti di energia rinnovabile e le questioni legate all'economia circolare, riconosciute come strumenti essenziali per affrontare e mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici. In questo lavoro è stata valutata la fattibilità di produrre biogas ricco in metano attraverso la digestione anaerobica di diversi scarti ed effluenti industriali speciali. Il lavoro è stato suddiviso in due parti: nella prima sono stati utilizzati fango filtropressato, fango di pioppo e fango primario galleggiante, nella seconda fango biologico, reflui contenenti inchiostri da stampa, reflui contenenti vernici, oli ed emulsioni esauste di fluidi lubrorefrigeranti. La fermentazione è stata condotta in microcosmi batch ed è stata misurato il volume e la composizione del biogas attraverso un gas-cromatografo. Successivamente è stato calcolato il potenziale di biometanazione di tutti i substrati utilizzati (BMP). Confrontando i valori di BMP ottenuti è emerso che gli unici substrati che potrebbero essere impiegati su larga scala sono il fango primario (345,57-377,14 mL-CH4/ g-SV) e il fango di pioppo (298,68-300,85 mL-CH4/ g-SV). Gli altri substrati sono stati difficilmente degradati probabilmente a causa della presenza di composti come lignina, antiossidanti e PFAS, e di fenomeni di limitazione di trasporto di materia dovuti all’accumulo di acidi a lunga catena. Questo lavoro conferma che attualmente la digestione anaerobica è una tecnica di valorizzazione difficilmente applicabile per effluenti e rifiuti industriali speciali. Tuttavia, è necessaria ulteriore ricerca per tentare di rendere maggiormente sostenibile il processo di trattamento.