Ex-Officina Aeronautica Caproni di Predappio: storia, caratteri e riuso di un esempio di archeologia industriale in Romagna

L’ex-officina aeronautica Caproni di Predappio, eretta nel 1933 su commissione del governo fascista ed abbandonata nel 1944, costituisce un notevole caso di archeologia industriale dimenticata. Questa ricerca si è proposta di esplorare il contesto storico e urbano in cui è nata, oltre a condurre un’analisi della sua architettura e dei materiali utilizzati, con l’obiettivo di offrire una conoscenza completa di quest’opera. Il nucleo centrale è rappresentato dalla ricerca storico-archivistica che, attraverso l’analisi di documenti i noti e inediti, ha permesso di ricostruire la storia della costruzione. È stato poi condotto uno studio sulle industrie belliche durante il periodo fascista, concentrandosi sulle officine del Gruppo Caproni e sul contesto della società del tempo. Questo approccio ha permesso di inquadrare la genesi, la realtà produttiva e i caratteri dell’Aeronautica Caproni Predappio, evidenziando le similitudini, le analogie e le differenze con altre officine, contribuendo così a comprendere l’evoluzione complessiva degli insediamenti produttivi e la loro struttura architettonica. Successivamente, è stata effettuata un’analisi dell’architettura, degli elementi costruttivi, della tipologia edilizia e dello stato attuale dell’edificio, che ancora oggi è in uno stato di completo di abbandono. Infine, la ricerca ha proposto linee guida per interventi di recupero dell’officina, offrendo un piano conoscitivo che riflette sulle fragilità dell’edificio e del suo contesto, sulle opportunità e le potenzialità. Questa ricerca ha esplorato possibili destinazioni d’uso compatibili, tenendo conto degli elementi e delle tecnologie costruttive dell’epoca e della fabbrica. Una riflessione sulla possibilità di riuso ha chiuso il percorso di ricerca, evidenziando in primo luogo l’aspetto tipologico comune alle Officine Caproni ed in secondo luogo le sfide nel riconoscere i valori di autenticità ed integrità di un’architettura industriale dimenticata.