salenTUconnect - L’esperienza della mobilità sostenibile nel Salento per promuovere le aree interne e contrastare il turismo predatorio

Il Salento, situato nella parte meridionale della Puglia, è un territorio ricco di storia, cultura e bellezze naturali, bagnato dal mar Adriatico a est e nord e dal mar Ionio a sud. Nel corso degli anni, la regione ha sperimentato un crescente afflusso turistico, specialmente durante i periodi estivi, generando fenomeni di "overtourism". Questo termine, coniato nel 2012 da Elizabeth Becker nel libro "Overbooked: The Exploding Business of Travel and Tourism", si riferisce alla situazione in cui le destinazioni turistiche sono sovraffollate, causando impatti negativi sull'ambiente, sulla cultura locale e sulla qualità della vita dei residenti. L'overtourism si verifica quando il flusso turistico supera la capacità di accoglienza di una destinazione, portando a congestione del traffico, aumento dei prezzi degli immobili, degrado ambientale e sovraffollamento in luoghi culturalmente sensibili. Per contrastare questo fenomeno, è necessario intervenire con approcci sostenibili, ridefinendo e distribuendo l'offerta turistica nel territorio, coinvolgendo le comunità locali nella progettazione della ricezione del flusso turistico. In particolare, il Salento presenta una carenza abitativa durante i mesi invernali, evidenziando una "fuga di cervelli" legata alla mancanza di opportunità lavorative. Per affrontare queste problematiche, si propone lo sviluppo di una nuova modalità di fruizione del territorio salentino, unendo le realtà dell'accoglienza turistica nelle aree interne e promuovendo una fruizione distribuita dell'area. Attraverso la connessione dei principali siti turistici mediante percorsi ciclopedonali esistenti, si promuove l'utilizzo di mezzi di trasporto sostenibile. L'obiettivo principale è contrastare l'overtourism migliorando la fruizione del territorio per attirare una maggiore conoscenza della regione e, talvolta, favorirne la ripopolazione.