Ferrari, Vittorio
(2023)
Aroma del vino e covid-19: analisi delle differenze sensoriali tra degustatori con e senza disfunzione olfattiva.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Viticoltura ed enologia [L-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19), causata dal virus SARS-CoV-2, si è presentata per la prima volta a dicembre 2019 a Wuhan, in Cina, e si è rapidamente diffusa in tutto il mondo. Tra i sintomi più comuni, oltre che febbre, tosse e difficoltà respiratoria, si è evidenziata fin da subito una particolare alterazione sensoriale, cioè anosmia o iposmia non selettiva. La prevalenza di anosmia tra i pazienti COVID-19 è stata riportata fino all'85,6% e quasi uniformemente associata a una concomitante disfunzione gustativa. Molti studi si sono incentrati sull’anosmia SARS-CoV-2 relata, poiché ad alta prevalenza tra i malati, e perché sembrerebbe essere un campanello d’allarme precoce di avvenuta infezione. Allo stato attuale, il decorso temporale e la gravità del deficit olfattivo, nonché la sua associazione con i sintomi rinofaringei o altri sintomi, non sono ancora completamente caratterizzati. Il presente studio si propone di descrivere eventuali differenze di soglia olfattiva e soglia di riconoscimento tra degustatori esperti di vino che hanno sviluppato disfunzione olfattiva in corso di COVID-19 e soggetti che invece non l’hanno presentata. Con un secondo esperimento si è voluto verificare se i degustatori che avevano sviluppato anosmia presentassero una ridotta sensibilità sensoriale verso certi descrittori tipici del vino. In corso di discussione di tesi verranno presentati i risultati dei test eseguiti.
Abstract
La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19), causata dal virus SARS-CoV-2, si è presentata per la prima volta a dicembre 2019 a Wuhan, in Cina, e si è rapidamente diffusa in tutto il mondo. Tra i sintomi più comuni, oltre che febbre, tosse e difficoltà respiratoria, si è evidenziata fin da subito una particolare alterazione sensoriale, cioè anosmia o iposmia non selettiva. La prevalenza di anosmia tra i pazienti COVID-19 è stata riportata fino all'85,6% e quasi uniformemente associata a una concomitante disfunzione gustativa. Molti studi si sono incentrati sull’anosmia SARS-CoV-2 relata, poiché ad alta prevalenza tra i malati, e perché sembrerebbe essere un campanello d’allarme precoce di avvenuta infezione. Allo stato attuale, il decorso temporale e la gravità del deficit olfattivo, nonché la sua associazione con i sintomi rinofaringei o altri sintomi, non sono ancora completamente caratterizzati. Il presente studio si propone di descrivere eventuali differenze di soglia olfattiva e soglia di riconoscimento tra degustatori esperti di vino che hanno sviluppato disfunzione olfattiva in corso di COVID-19 e soggetti che invece non l’hanno presentata. Con un secondo esperimento si è voluto verificare se i degustatori che avevano sviluppato anosmia presentassero una ridotta sensibilità sensoriale verso certi descrittori tipici del vino. In corso di discussione di tesi verranno presentati i risultati dei test eseguiti.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Ferrari, Vittorio
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Anosmia,COVID-19,SARS-CoV-2,Degustazione,Soglia,Aroma,Vino
Data di discussione della Tesi
7 Dicembre 2023
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Ferrari, Vittorio
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Anosmia,COVID-19,SARS-CoV-2,Degustazione,Soglia,Aroma,Vino
Data di discussione della Tesi
7 Dicembre 2023
URI
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