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Abstract
Introduzione: L’emogasanalisi cordonale è una pratica in uso da tempo in campo ostetrico, ad oggi non c’è ancora chiarezza in merito alla popolazione neonatale da arruolare per l’esecuzione del prelievo. Lo scopo dell’audit è stabilire se è appropriato eseguire l’EGA cordonale a tutti i neonati, o solo su quelli che possiedono indicazioni di letteratura. Il secondo obiettivo è valutare la competenza del personale ostetrico sulla corretta esecuzione del prelievo. Metodi: Sono stati inclusi nell’audit i i campioni EGA dei nati all’Ospedale “Infermi” di Rimini, fra marzo e agosto 2023. Nell’analisi dei dati, è stato considerato adeguato un EGA dove la differenza tra vena e arteria era > 0,022 unità per il pH e > 3,75 mmHg (>0,5 kPa) per la PCO2, ed è stato somministrato un questionario al personale ostetrico per valutarne il livello di competenza. Risultati: Del campione di 1192 neonati, il 40,44% è stato arruolato nel gruppo con indicazione all’EGA, mentre il 59,56% non aveva indicazioni ad eseguirlo. Dall’analisi dei dati emerge che un pH arterioso patologico è stato riscontrato nell’ 8,14 % dei neonati senza indicazione al prelievo e nel 10,76 % dei neonati con indicazione. Riguardo al secondo obiettivo, il personale ostetrico ha una percentuale di adeguatezza del campione del 63,29%, sovrapponibile a quella dei sanitari dello studio di riferimento, rilevata prima di aver effettuato una formazione specifica (62,2%). Inoltre, i risultati del questionario mostrano che solo il 59,1% degli operatori conosce la tecnica corretta del prelievo e che il 61,4% ritiene di avere bisogno di una formazione specifica. Conclusioni: Dall’audit emerge che potrebbe essere utile eseguire l’EGA cordonale a tutti i neonati, ma il dato andrebbe confrontato con le loro condizioni cliniche. Inoltre, una formazione specifica potrebbe portare ad un miglioramento rispetto all’ esecuzione del prelievo e a tal scopo sarebbe interessante rilevare le difficoltà riscontrate dal personale ostetrico.