Liistro, Damiano Paolo
(2023)
MRI a basso campo magnetico.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Fisica [L-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
Una metodologia molto utilizzata nella diagnostica medica ma anche nell’ottenimento di
informazioni in settori non prettamente sanitari risulta essere la tecnica di imaging di
risonanza magnetica nucleare. In particolare la MRI a bassi campi magnetici `e la pratica
che andremo ad esaminare maggiormente nel dettaglio, cos`ı chiamata in quanto lavora
campi inferiori o uguali a 0.55 T e superiori ai 50mT (limite oltre il quale solitamente
si parla di ultra low field). Quest’ultima ha infatti avuto un notevole sviluppo negli
ultimi anni, in particolare grazie alla sua economicit`a, la facilit`a di spostamento e il suo
risparmio ecologico.
Solitamente per campi superiori a 0.55 T si utilizzano i magneti superconduttori. I
fili delle bobine sono costituiti da niobio titanio, un materiale che per mantenere la sua
superconduttivit`a deve essere al di sotto di una temperatura di 12 K. Al fine di mantenere
tale condizione si utilizzano sistemi di raffreddamento con elio liquido come elemento
criogenico. Questo comporta un dispendio economico ed ambientale non indifferente ed
inoltre per i sistemi ad alto campo `e richiesta una alimentazione elettrica elevata. Per
questo motivo negli ultimi anni vi `e stato un incremento nella ricerca ai low field.
Si tratteranno quindi argomenti quali i principi fisici alla base del funzionamento della
risonanza magnetica nucleare, concentrandosi poi sugli aspetti che interessa la fisica dei
low field. Vedremo quindi come possono essere costruiti i magneti per tali campi e le
possibili applicazioni, sia sanitarie che inerenti i beni culturali.
Abstract
Una metodologia molto utilizzata nella diagnostica medica ma anche nell’ottenimento di
informazioni in settori non prettamente sanitari risulta essere la tecnica di imaging di
risonanza magnetica nucleare. In particolare la MRI a bassi campi magnetici `e la pratica
che andremo ad esaminare maggiormente nel dettaglio, cos`ı chiamata in quanto lavora
campi inferiori o uguali a 0.55 T e superiori ai 50mT (limite oltre il quale solitamente
si parla di ultra low field). Quest’ultima ha infatti avuto un notevole sviluppo negli
ultimi anni, in particolare grazie alla sua economicit`a, la facilit`a di spostamento e il suo
risparmio ecologico.
Solitamente per campi superiori a 0.55 T si utilizzano i magneti superconduttori. I
fili delle bobine sono costituiti da niobio titanio, un materiale che per mantenere la sua
superconduttivit`a deve essere al di sotto di una temperatura di 12 K. Al fine di mantenere
tale condizione si utilizzano sistemi di raffreddamento con elio liquido come elemento
criogenico. Questo comporta un dispendio economico ed ambientale non indifferente ed
inoltre per i sistemi ad alto campo `e richiesta una alimentazione elettrica elevata. Per
questo motivo negli ultimi anni vi `e stato un incremento nella ricerca ai low field.
Si tratteranno quindi argomenti quali i principi fisici alla base del funzionamento della
risonanza magnetica nucleare, concentrandosi poi sugli aspetti che interessa la fisica dei
low field. Vedremo quindi come possono essere costruiti i magneti per tali campi e le
possibili applicazioni, sia sanitarie che inerenti i beni culturali.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Liistro, Damiano Paolo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
risparmio economico,principi fisici,aspetti low field,applicazioni
Data di discussione della Tesi
1 Dicembre 2023
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Liistro, Damiano Paolo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
risparmio economico,principi fisici,aspetti low field,applicazioni
Data di discussione della Tesi
1 Dicembre 2023
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