Sulla quantizzazione cono-luce della stringa bosonica

La teoria delle stringhe, dapprima postulata per spiegare il fenomeno della proliferazione adronica, è la prima unificatrice delle quattro interazioni fondamentali in un unico quadro quantistico, per questo candidata a Teoria del tutto. Nel seguente elaborato si sono analizzati i primi risultati cruciali che hanno generato risonanza a livello storico, al fine di presentare l'efficacia di una descrizione dell'universo in cui l'entità ultima è una cordicella, la quale, in virtù dei modi vibrazionali che la caratterizzano, è in grado di generare l'intero spettro particellare presentato nel Modello Standard, superandolo. In quest'ultimo concetto vi è l'essenza di una teoria unica, contraddistinta da risultati analitici quali dimensioni dello spazio in cui si opera e massa degli oggetti che vengono descritti, risultati che, scaturendo dagli sviluppi computazionali, ne evidenziano anche le criticità. In particolare si sottolineerà come la presenza di extra dimensioni dello spazio e particelle caratterizzate da masse immaginarie, lungi dall'essere verificate sperimentalmente, rendano sempre meno probabile l'accettazione della teoria nella sua totalità. Quanto appena illustrato, è stato descritto attraverso la sola stringa bosonica, nelle sue configurazioni aperta e chiusa, la quale risulta naturalmente insufficiente per una descrizione completa della realtà, dato che è stata esclusa un'intera categoria di particelle.