Atturio, Lorenza Pia
(2023)
Sviluppo di un modello multibody personalizzato di ginocchio con legamenti deformabili per la predizione della cinematica articolare sotto carico.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [LM-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
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Abstract
L’articolazione del ginocchio unisce due aspetti funzionali apparentemente opposti: stabilità e mobilità. I legamenti e le superfici articolari sono i principali elementi passivi che guidano il moto relativo tra femore e tibia e stabilizzano l’articolazione. Il ginocchio è sottoposto a carichi che possono arrivare fino a otto volte il peso corporeo per cui deve offrire un ampio supporto, resistere alle oscillazioni degli arti inferiori ed assorbire stress meccanici durante il cammino. E' predisposto a malattie degenerative e a danneggiamenti dei tessuti connettivi che portano spesso ad interventi chirurgici. Il ripristino del corretto funzionamento articolare si ottiene ristabilendo il naturale equilibrio tra la geometria articolare e legamentosa. La conoscenza del moto relativo aiuta a capire la fisiologia articolare, ad identificare patologie, a progettare dispositivi artificiali personalizzati sempre più accurati. Il concetto di rigidezza articolare è ampiamente dibattuto nella comunità scientifica poiché è un aspetto complesso da realizzare computazionalmente a causa dell’ampia variabilità delle strutture legamentose. L’obiettivo è stato realizzare un modello multibody personalizzato di ginocchio in MSC Adams, implementando i legamenti come strutture deformabili, per la predizione della cinematica articolare naturale e sotto carico. Il primo modello considera le sole fibre isometriche dei legamenti principali (ACL, PCL, MCL, LCL, ALL). In un secondo modello oltre alle fibre isometriche, i legamenti principali sono stati mappati con 21 fibre. A questi si sono poi aggiunte 12 fibre dei legamenti secondari. Dalla fase di analisi emerge come i legamenti crociati, i legamenti collaterali ed il legamento laterale anteriore siano i principali stabilizzatori passivi dell’articolazione tibio-femorale. Il modello con i soli legamenti principali ha mostrato una buona capacità predittiva per la ricostruzione della cinematica naturale personalizzata e per piccoli carichi.
Abstract
L’articolazione del ginocchio unisce due aspetti funzionali apparentemente opposti: stabilità e mobilità. I legamenti e le superfici articolari sono i principali elementi passivi che guidano il moto relativo tra femore e tibia e stabilizzano l’articolazione. Il ginocchio è sottoposto a carichi che possono arrivare fino a otto volte il peso corporeo per cui deve offrire un ampio supporto, resistere alle oscillazioni degli arti inferiori ed assorbire stress meccanici durante il cammino. E' predisposto a malattie degenerative e a danneggiamenti dei tessuti connettivi che portano spesso ad interventi chirurgici. Il ripristino del corretto funzionamento articolare si ottiene ristabilendo il naturale equilibrio tra la geometria articolare e legamentosa. La conoscenza del moto relativo aiuta a capire la fisiologia articolare, ad identificare patologie, a progettare dispositivi artificiali personalizzati sempre più accurati. Il concetto di rigidezza articolare è ampiamente dibattuto nella comunità scientifica poiché è un aspetto complesso da realizzare computazionalmente a causa dell’ampia variabilità delle strutture legamentose. L’obiettivo è stato realizzare un modello multibody personalizzato di ginocchio in MSC Adams, implementando i legamenti come strutture deformabili, per la predizione della cinematica articolare naturale e sotto carico. Il primo modello considera le sole fibre isometriche dei legamenti principali (ACL, PCL, MCL, LCL, ALL). In un secondo modello oltre alle fibre isometriche, i legamenti principali sono stati mappati con 21 fibre. A questi si sono poi aggiunte 12 fibre dei legamenti secondari. Dalla fase di analisi emerge come i legamenti crociati, i legamenti collaterali ed il legamento laterale anteriore siano i principali stabilizzatori passivi dell’articolazione tibio-femorale. Il modello con i soli legamenti principali ha mostrato una buona capacità predittiva per la ricostruzione della cinematica naturale personalizzata e per piccoli carichi.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Atturio, Lorenza Pia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
cinematica articolare,ginocchio,legamenti,modello multibody,MSC Adams,moto naturale,moto sotto carico
Data di discussione della Tesi
23 Novembre 2023
URI
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Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Atturio, Lorenza Pia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
cinematica articolare,ginocchio,legamenti,modello multibody,MSC Adams,moto naturale,moto sotto carico
Data di discussione della Tesi
23 Novembre 2023
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