L'educazione alimentare: prevenzione e strategie di intervento nelle diverse fasce di età e il ruolo dei social media

Il crescente aumento di sovrappeso e obesità infantile rappresenta un problema di primaria importanza per la maggior parte dei paesi industrializzati. Lo squilibrio tra l’apporto e la spesa energetica è principalmente causato da un aumento del consumo di alimenti ad alta densità calorica, ricchi in zuccheri e grassi, e dall’aumento della sedentarietà. Modificare le abitudini di vita e alimentari attraverso l’educazione alimentare è pertanto fondamentale al fine di prevenire tali condizioni e le loro complicanze. Ad oggi, i social media vengono sempre più utilizzati dalla popolazione, soprattutto dagli adolescenti e dai giovani adulti, spesso anche per ricercare informazioni sulla salute e sull’alimentazione. La facilità di fornire e reperire informazioni attraverso i social network, tuttavia, consente la diffusione di informazioni inesatte anche da parte di persone non qualificate, portando pertanto a una crescente disinformazione. Nonostante ciò, i social permettono anche ai professionisti sanitari, e in particolare ai dietisti, di svolgere attività di promozione della salute ed educazione alimentare in modo efficiente. È fondamentale effettuare progetti di prevenzione primaria fin dalla prima infanzia e proseguire per tutta l’adolescenza. Questo elaborato si pone l’obiettivo di analizzare quali strategie di intervento di educazione alimentare risultino maggiormente proficue e il ruolo che rivestono i social media nell’alfabetizzazione sanitaria della popolazione che li utilizza. È stato evidenziato che, in tutte le fasce di età, gli interventi di educazione alimentare più efficaci sono quelli che comprendono il coinvolgimento delle famiglie e lo svolgimento di attività, giochi e lezioni di cucina, che favoriscono pertanto l’apprendimento esperienziale. Per i ragazzi della scuola secondaria ha inoltre una grande influenza il comportamento alimentare dei coetanei e risulta molto efficace l’utilizzo dei social media.