Abitudini e strategie di idratazione negli arbitri di calcio: uno studio empirico

Background: Gli arbitri di calcio devono essere in grado di mantenere un alto livello di attenzione e di concentrazione, nonché una buona condizione fisica, per tutta la durata della partita. Al pari dell’alimentazione, l’idratazione è un aspetto fondamentale per garantire il benessere psico-fisico e le prestazioni degli atleti, arbitri inclusi. Tuttavia, vi è scarsità di letteratura scientifica sulle strategie di idratazione utilizzate dagli arbitri per migliorarne le prestazioni. Obiettivo: Esaminare la letteratura sull’idratazione negli atleti e più nello specifico negli arbitri e conoscere le strategie da essi adottate per evitare la disidratazione durante le partite. Materiali e Metodi: È stato modificato il questionario di B. Stella, adattandolo agli arbitri, e lo stesso è stato somministrato a 25 arbitri della sezione di Cesena. Risultati: Gli arbitri più giovani, che hanno un volume allenante elevato e ad alta intensità, spesso praticano anche un altro sport. Nonostante ciò, non seguono quasi mai uno schema prefissato di idratazione e gli allenatori li incoraggiano poco a bere. Questo porta ad un consumo di acqua spesso insufficiente, soprattutto nella stagione invernale, quando, in assenza di caldo, la sete viene percepita meno. Il problema principale rimane l’idratazione durante le partite, durante le quali solo il 16% degli arbitri ha occasione di bere, ad esclusione delle partite in cui è previsto il cooling break. Inoltre, solo il 40% è solito controllare il proprio stato di idratazione mediante il monitoraggio delle urine. Conclusioni: Gli arbitri di calcio sono una categoria ad alto rischio di ipoidratazione. Dovrebbero quindi essere implementati piani e strategie di idratazione specifici. A questo scopo è stato preparato un poster informativo-educativo per rendere gli arbitri consapevoli dei mezzi a loro utili per monitorare il loro stato di idratazione e risolvere autonomamente eventuali deficit idrici.