Environmental Humanities e Geografia umana: un'analisi della transumanza in Molise

L'obiettivo di questa analisi è quello di focalizzarsi sulla pratica della transumanza nel contesto regionale del Molise, in particolare nell'abitato di Roccamandolfi, attraverso un approccio interdisciplinare che si basa su due rami di studio: Environmental Humanities e Geografia umana. In primo luogo, sono stati utilizzati tre testi chiave delle Environmental Humanities di Tsing, Ingold, Despret e Meuret, i quali hanno permesso di delineare una cornice analitica caratterizzata da tre concetti: rinascita multispecie, ambiente come spazio fluido e cosmoecologie. Questi concetti hanno permesso di elaborare una riconcettualizzazione di ambiente come un elemento "vivo" piuttosto che passivo, caratterizzato da complesse reti di vita e interconnessioni. In secondo luogo, il contributo della geografia umana si basa sulla descrizione dei processi di territorializzazione e urbanizzazione definiti dalla pratica della transumanza nel contesto regionale del Molise. Insieme, con queste due prospettive si cerca di proporre una visione più complessa di ambiente e delle pratiche messe in atto dalle società umane in un determinato territorio, come quella della transumanza. La transumanza ha recentemente acquisito lo status di heritage o bene culturale immateriale dell'umanità che rischia di far avviare un processo di "Heritization", trasformandola in una forma di memoria o rito popolare. Tuttavia, per permettere una rivitalizzazione di questa pratica ai fini di una vera sostenibilità ambientale nell'età contemporanea e in contesti montani degradati come quello di Roccamandolfi, è necessario appunto riconcettualizzare l'ambiente e analizzare questa pratica tenendo a mente le numerose sfaccettature che la definiscono e la rendono una vera e propria manutentrice del territorio nel corso della storia.