Analisi della struttura di una supercella tramite dati di fulminazione e modello alla mesoscala

Il 5 settembre 2015 una violenta grandinata ha interessato la città di Napoli e l'omonimo golfo, dove si sono registrati chicchi di 7-12 cm di diametro. La supercella che l'ha generata, una delle più intense di quell'anno nel globo, ha prodotto oltre 37000 fulmini ma non è stata correttamente prevista dai modelli numerici di previsione operativi e di ricerca. Il caso studio è stato analizzato attraverso i dati dei fulmini registrati da LINET (Lightning detection NETwork) e tramite una simulazione numerica ad alta risoluzione con il modello alla mesoscala WRF (Weather Research and Forecasting). Il fine è comprendere i meccanismi che hanno condotto allo sviluppo e all'evoluzione del temporale, in particolare quelli che hanno portato a un processo di splitting supercell. Un ulteriore obiettivo è la verifica delle capacità di WRF di riprodurre l'andamento dell'intensa attività elettrica osservata. Tramite l’analisi dei fulmini Cloud-to-Ground (CG) si è studiata l’evoluzione temporale e spaziale della nube convettiva. Successivamente, mediante la simulazione numerica con WRF, si sono compresi i meccanismi che hanno condotto allo sviluppo e all'intensificazione della supercella e si sono capite le cause dello split. Infine, si è studiata la relazione tra le quantità microfisiche della nube simulate dal modello e l'evoluzione temporale dei fulmini registrati da LINET.