La tomografia computerizzata con raggi X applicata ai beni culturali: i reperti della tomba di Kha

Questa tesi ha lo scopo di descrivere un esempio di applicazione della Tomografia Computerizzata con raggi X nel campo dei Beni culturali, ovvero l'analisi e lo studio di alcuni reperti rinvenuti nella tomba di Kha, architetto egizio della diciottesima dinastia, e conservati presso il Museo Egizio di Torino. L'indagine è stata svolta nell'ambito del più ampio progetto di ricerca denominato "TT8 Project", che vede la collaborazione di vari gruppi di ricercatori specializzati in diverse tecniche diagnostiche per i Beni culturali, tra cui l'X-ray Imaging Group di questo Ateneo. Nell'elaborato vengono inizialmente presentati i fenomeni fisici alla base della produzione di raggi X e della tomografia, per poi passare ai meccanismi di ricostruzione digitale, legati alla trasformata di Radon, al teorema della slice di Fourier e a diversi algoritmi matematici di ricostruzione o di correzione dell'immagine. Successivamente, si analizza il caso specifico dei reperti del Museo Egizio, partendo dalla descrizione del setup sperimentale e giungendo alle ricostruzioni effettuate personalmente attraverso il software PARREC, sviluppato dall'X-ray Imaging Group. Attraverso le immagini ottenute è stato possibile formulare ipotesi circa i diversi materiali che compongono ogni oggetto, il suo eventuale contenuto, le tecniche di costruzione, i segni particolari o distintivi e lo stato di conservazione. La parte conclusiva di questa tesi è dedicata quindi all'esposizione dei risultati ottenuti e ad un breve excursus sul rendering degli oggetti ricostruiti, eseguito per mezzo del software VGSTUDIO MAX, sviluppato da Volume Graphics.